La Francia tassa fumo, alcol e bibite

Uno stato che inizia a pensare sempre più approfonditamente alla salute dei propri cittadini é quello che forse tutti spererebbero. La notizia giunge da uno dei Paesi dell’Unione Europea, la nostra confinante Francia. La nazione ha deciso di puntare su tasse anti-crisi ‘benefiche’ per la salute, che oltre a dare respiro alle casse dello Stato, rendano meno appetibili anche delle pratiche che sono, in molti casi, poco salutari. Tra le misure per la riduzione del deficit di bilancio, infatti, il primo ministro François Fillon ha deciso di optare per un aumento del prezzo del tabacco del 6% entro l’anno e una tassa su alcol e bibite.

Le tasse al momento non sono entrate in vigore, ma dovrebbero esserlo entro l’anno prossimo. Alcuni aumenti al contrario potrebbero riguardare anche i prodotti complementari per la salute, come integratori e parafarmaci. E se qualcuno ama i divertimenti più dello studio anche qui una bella stangata: prezzi più alti di circa il 20% per i biglietti d’ingresso dei parchi a tema. Arrivano delle proposte anche in Italia. L’ultima idea di Bossi è di aumentare il prezzo del tabacco con le tasse. Tale proposta motivata in quanto educativa, premiante dei comportamenti virtuosi e incentivante la prevenzione vorrebbe essere introdotta entro la fine dell’anno, ma ovviamente al momento non c’è nulla di ufficiale.

Secondo quanti si schierano a favore come Enrico Rossi (presidente della Toscana, PD), con un aumento di 20-25 centesimi a pacchetto si potrebbe già fare molto per le casse dello stato. Il presidente della commissione sul Servizio Sanitario Nazionale e senatore del PD, Ignazio Marino, calcola che con un incremento di circa 50 centesimi invece si otterrebbero 1.464.380.000 di euro. Ci chiediamo: le campagne informative sui danni del fumo ormai sono attive da anni, quindi chi teme per la propria salute ha già avuto l’occasione e lo stimolo per smettere, basterà aumentare i prezzi delle bionde per disincentivare questa pratica poco salutare?