La parola “austerità” in Germania non è più soltanto un concetto astratto, ma sta diventando realmente un dato di fatto; una conferma in questo senso è giunta dall’ultima approvazione da parte del governo di Berlino per quel che riguarda il mondo delle tasse, visto che si intende seriamente riassestare il deficit di bilancio, un obiettivo ambizioso da raggiungere entro quattro anni. Questo stesso piano di austerity si accompagna in effetti all’applicazione di una nuova imposta, la quale avrà un ammontare compreso tra gli 8 e i 45 euro e riguarderà i voli di linea, prendendo quindi come riferimento i chilometri che sono stati percorsi dall’aereo. La tassa in questione è stata annunciata dal cancelliere Angela Merkel e si riferisce a un piano economico più ampio lanciato qualche mese fa: in particolare, il testo normativo parla espressamente dei livelli tributari da introdurre in questo caso.
Anzitutto, gli otto euro come tariffa base rappresentano il tributo da versare in relazione ai voli di linea tedeschi e alle tratte più brevi che si svolgono all’interno del continente europeo; la somma sale invece fino a 25 euro nell’ipotesi di voli di distanza media, mentre i percorsi più lunghi, come ad esempio le tratte intercontinentali, saranno associati al pagamento di quarantacinque euro, la somma più elevata e relativa a ogni singolo passeggero.
L’imposta diventerà efficace a partire dal 1° gennaio del 2011: le statistiche parlano già di entrate pari a un miliardo di euro, una vera e propria boccata di ossigeno per le casse teutoniche. Ma le iniziative fiscali della Germania non si fermano qui. Un’altra proposta interessante riguarderà l’energia atomica, visto la prevista tassa sul nucleare dovrebbe garantire ulteriore denaro, per la precisione altri 2,3 miliardi di euro. Il 2011 viene quindi visto come l’anno della svolta tedesca: la fiducia riposta in tali provvedimenti è molto alta e ora si attende un incoraggiante riscontro dal punto di vista delle cifre.
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