Nonostante la crisi immobiliare lo Stato nel 2013 percepirà a titolo di tassazione una cifra record dagli immobili situati nel territorio italiano: circa 57 miliardi di euro. Una cifra storica che porta a circa 800 euro il prelievo medio dai 67 milioni di immobili censiti (cifra che comprende negozi, abitazioni, uffici, ecc.). Gli 800 euro comprendono, occorre tener conto, anche i redditi percepiti a titolo di affitto o per la registrazione dei contratti di locazione. Il dato sorprendente è che solo un paio di anni fa tale cifra si aggirava intorno ai 600 euro.
Dai dati forniti dal ministero è possibile vedere come negli ultimi anni l’introito derivante dalle imposte sulla casa si è aggirato attorno ai 14 miliardi di euro e pertanto, l’avvento dell’imu e delle nuove imposte sugli immobili ha ampiamente controbilanciato la caduta di gettito derivante dalla contrazione delle compravendite. La stima dei 57 miliardi di euro di incasso deriva sopratutto dall’introduzione della nuova imu, che nel 2012 ricordiamo ha assicurato allo Stato introiti per circa 23 miliardi di euro. Una cifra che deriva dal fatto che la nuova tassa è applicata sulla base imponibile figurativa e non sul reale valore dell’immobile. Ma non solo anche la nuova Tares porterà nuovo gettito nelle casse statali, visto che il tributo che sostituirà Tia e Tarsu comporterà un aggravio dei pagamenti per circa un miliardo di euro.
Inoltre lo Stato percepirà maggiori introiti anche grazie alla recente riforma Fornero, che ha previsto un taglio per quanto riguarda la deduzione forfettaria riconosciuta per i canoni di affitto (si passa infatti da una deduzione del 15 % ad una del 5 %). L’esatto impatto di tale nuova normativa dipenderà però dal numero di proprietari che sceglieranno il sistema di tassazione ordinaria preferendolo alla cedolare secca.
In questo quadro sembrano davvero ridotti i margini per poter operare una riduzione della pressione fiscale. Basti pensare che l’eliminazione dell’imu per la prima casa verrebbe a costare circa 4 miliardi di euro.