Ici, ancora pochi giorni per il ravvedimento

I contribuenti ritardatari e distratti dovranno osservare con molta attenzione il calendario delle scadenze fiscali, visto che non manca molto al termine ultimo fissato per il ravvedimento dell’Ici: la data del prossimo 17 gennaio è stata infatti scelta dall’Agenzia delle Entrate per venire incontro a quei soggetti, in particolare coloro che posseggono degli immobili o che sono titolari di diritti reali di godimento su di essi, che ancora non hanno regolarizzato il pagamento relativo al saldo dell’Imposta Comunale sugli Immobili. Il versamento in questione si riferisce al periodo d’imposta 2010 e si suddivide in due casistiche, ovvero il pagamento non effettuato in maniera totale o effettuato in modo non sufficiente entro la scadenza dello scorso 16 dicembre.

È quasi passato un mese, dunque, da quel giorno e tale prima finestra messa a disposizione dalla nostra amministrazione finanziaria, una sorta di “agevolazione”, dato che si potrà ancora contare su un pagamento dell’imposta maggiorato degli interessi legali e della sanzione pecuniaria prevista, ma comunque ridotta fino al 2,5%. Come si deve procedere in tal senso? L’operazione deve essere completata mediante l’uso di un apposito bollettino di conto corrente disponibile presso le Poste: quest’ultimo va intestato ovviamente al concessionario ed è sfruttabile anche in relazione agli istituti di credito che sono convenzionati.

C’è però una valida alternativa, vale a dire il conto corrente da intestare al comune coinvolto nel ravvedimento; inoltre, se non si è troppo avvezzi ai documenti postali, c’è sempre la soluzione del modello F24 telematico, il quale è destinato a coloro che hanno la partita Iva. A tal proposito, bisogna infine ricordare che le stesse Entrate hanno istituito degli appositi codici tributo da utilizzare al momento delle compilazioni: si tratta del codice 3901 (abitazione principale), 3902 (terreni agricoli), 3903 (aree fabbricabili), 3904 (altri tipi di fabbricato), 3906 (gli interessi dell’imposta) e 3907 (le sanzioni pecuniarie che sono state citate in precedenza).