Il fisco viene in soccorso dei contribuenti. L’agenzia delle Entrate prova a trovare, nel rispetto delle leggi e della giurisprudenza, la strada per diminuire il contenzioso.
A riprova di tendenza, che forse si potrebbe giudicare ancora lieve, si possono menzionare alcuni provvedimenti recenti: le sanzioni fiscali non si trasmettono agli eredi (circolare 29 del 7 agosto) e lo stop al contenzioso sulle plusvalenze inesistenti quando i terreni sono stati rivalutati e poi venduti a un prezzo inferiore rispetto al valore della perizia (risoluzione 53 del 27 maggio).
Attualmente l’Agenzia, con un’indicazione agli uffici, cerca di uniformare l’operato degli uffici nelle contestazioni dei canoni di affitto non percepiti per gli immobili commerciali. Centrale diventa il contraddittorio attraverso il quale il contribuente può dimostrare la risoluzione del contratto: per sfratto, per mancato pagamento accertato dal giudice e per clausola risolutiva presente nel contratto.
Si tratta di elementi contenuti nelle norme e ribaditi dalla giurisprudenza, riletti con la lente della riduzione del contenzioso e senza pregiudizi verso l’autotutela a favore del contribuente. Occorre perseverare: per un fisco al servizio dei cittadini la strada, anche amministrativa, è ancora lunga.