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Il fisco prevede 3 mila controlli fiscali sui professionisti

 L’amministrazione finanziaria, in attesa dell’approntamento dei nuovi strumenti di controlli come redditometro o spesometro, si concentra sulle ispezioni nei confronti di istituti di credito e professionisti. Per quanto riguarda i controlli effettuati nei confronti di istituti bancari, abbiamo l’agenzia delle entrate ha già constatato la fruttuosità di tale tipo di interventi. Infatti negli ultimi tempi l’erario ha posto sotto la propria lente alcune fra le banche più conosciute ed operative: Unicredit, Monte dei Paschi di Siena,Mediolanum ecc. I risultati non sono tardati ad arrivare visto che solo negli ultimi anni l’amministrazione è riuscita a recuperare oltre 2 miliardi di euro grazie a quella che viene chiamata “pianificazione fiscale aggressiva”.

Per quanto riguarda invece i controlli da effettuare nei confronti dei professionisti sono state programmate circa 3 mila verifiche da effettuare nell’anno. In particolare si tenterà di intervenire nelle macro aree della consulenza legale, della contabilità e finanza, dei settori sanitario e dell’assistenza sociale, degli studi di architettura, ingegneristici e tecnici in generale. Nell’ambito dei controlli si verificherà anche se al comportamento dei professionisti possano essere collegati anche fenomeni di evasioni o illeciti da parte dei clienti ( e pertanto verranno controllati anche gli obblighi extra contabili che devono adempiere i professionisti, come ad esempio gli obblighi in materia di antiriciclaggio).

Particolare attenzione verrà posta anche a quel tipo di consulenze inerenti i fenomeni di esportazione del capitale al di fuori dei confini italiani. Il trasferimento può riguardare in particolare l’esportazione ai soli fini di perseguire vantaggi economici (non giustificabili quindi da altre ragioni) o il trasferimento di disponibilità economiche fatto per permettere gravi forme di corruzione, appropriazione indebita, frode al sistema sanitario, ecc.

In base alle nuove direttive le ispezioni verranno effettuate tenendo conto della diffusione di un particolare tipologia di professionisti all’interno del territorio. Verranno pertanto escluse attività ispettive nei confronti di operatori marginali, a meno che non vi siano gravi indizi nei confronti di tali professionisti.