In genere, il termine generale di prescrizione per le tasse non pagate è pari a 10 anni ma tutto ciò che deve essere versato periodicamente o di anno in anno ha un termine di prescrizione più breve.
I pagamenti delle somministrazioni di energia elettrica, acqua potabile, telefono e gas si prescrivono nello specifico in 5 anni.
Per tributi locali, quali IMU, TASI, Tarsu, Tari, Tosap il termine di prescrizione è di 5 anni che vanno calcolati dall’anno successivo a quello di scadenza del pagamento.
Il termine di prescrizione per l’imposta di registro è di 5 anni che si calcolano dall’anno successivo a quello di scadenza del pagamento, ma va specificato che la prescrizione in via definitiva dell’imposta accertata è al termine dei 10 anni.
La tassa di proprietà dell’auto, il bollo auto, ha una prescrizione di 3 anni dalla data di scadenza anche se una recente sentenza della Corte di Cassazione ha prorogato il termine di 4 mesi.
Per le multe dovute a violazioni del Codice della strada la prescrizione è dopo 5 anni che decorrono dal giorno di notifica di constatazione. La notifica della trasgressione deve avvenire, tra l’altro, non oltre 150 giorni dalla data della violazione.
Il canone Rai ha un termine di prescrizione di 10 anno con decorrenza dalla fine di gennaio dell’anno in cui va corrisposto.
Interruzione prescrizione, quando avviene?
I termini di prescrizione che sono stati indicati possono essere interrotti dalla notifica di una cartella di pagamento o da una ingiunzione fiscale. In questo caso i termini di prescrizione ricominciano a decorrere a partire dall’ultimo atto di ingiunzione.