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Ilva-Porto di Genova: illegittima la sovrattassa sulle merci

 L’Autorità Portuale di Genova ha introdotto dal 2004 una sovrattassa sulle merci che vengono sbarcate e imbarcate presso lo scalo ligure: dopo ben otto anni, questa imposta è stata giudicata come non legittima dalla prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria. In pratica, come ha stabilito il Tar, le ragioni sono tutte a favore dell’Ilva, la celebre acciaieria di cui tanto si sta parlando da tempo in relazione allo stabilimento di Taranto. Che cosa è successo nello specifico? La decisione dei giudici amministrativi è presto detta.

In effetti, secondo questi ultimi l’imposta addizionale a cui si sta facendo riferimento va considerata in modo legittimo solamente quando le opere che devono essere finanziare sono anche pianificate in ogni dettaglio al momento in cui viene introdotto il tributo in questione. Tra l’altro, questa tassa è stata introdotta e istituita da un testo normativo ben preciso, vale a dire la Legge numero 84 del 1994 (“Riordino della legislazione in materia portuale”): in pratica, si è provveduto a disciplinare l’ordinamento e le attività portuali per adeguarli agli obiettivi del piano generale dei trasporti, dettando dei principi direttivi in ordine all’aggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso, nonché all’adozione e modifica dei piani regionali dei trasporti.

Volendo essere ancora più dettagliati, c’è da dire che, come sostiene il Tar ligure, nel caso di Genova non c’è stata alcuna pianificazione da questo punto di vista, di conseguenza non si può che parlare di illegittimità. L’Ilva è stata costretta a pagare in tutti questi anni una somma pari a 4,5 milioni di euro, ma non è ancora possibile mettere la parola fine a questa vicenda. In effetti, la stessa Autorità Portuale ha intenzione di non arrendersi e di ricorrere al Consiglio di Stato, in modo da far valere le proprie ragioni. Che cosa succederà nei prossimi mesi? Il futuro non può certo definirsi chiaro.