In piena incertezza derivante dal clima post voto e sopratutto dai risultati elettorali che si sono avuti, sembra che in ambito immobiliare vi siano alcuni spiragli di luce, che potrebbero nascondere una concreta ripresa già a partire dal 2014. Scenari 24 traccia infatti un quadro immobiliare che sembra avere un futuro piuttosto roseo visto che diversi segnali sembrano far presagire la fine della tempesta. I segnali positivi riguardano più che altro l’estero ma anche questa sembra essere una caratteristica del nostro paese: la crisi ha avuto i suoi effetto in ritardo rispetto agli altri paesi e la ripresa potrebbe arrivare dopo che si è verificata negli altri Stati europei.
E’ dire che i dati degli anni precedenti non sono molto incoraggianti. Innanzitutto si è affievolita la domanda di abitazione, una positiva caratteristica che ha contraddistinto il nostro paese per molti anni. In particolare nel 2012 le richieste di seconde case rispetto al 2010 sono calate dal 9 al 5,5 %, l’acquisto per investimento è sceso dal 13 all’8 per cento e solo la richiesta di prime case ha tenuto (la domanda di prime case è cresciuta dal 47 al 50,5 %). Calo che ha colpito anche le compravendite effettuate da stranieri visto che i dati dell’osservatorio fanno registrare una diminuzione delle compravendite a causa sia di problemi lavoratici che di difficoltà di accesso al credito.
In ogni caso molto significativa una ricerca condotta proprio da scenari in materia di impiego degli investimenti. Su un campione di 950 famiglie il 35,5 % (contro il 28,5 % del 2011) ha dichiarato di non avere nessun risparmio da investire , il 29,5 % dichiara di voler investire in immobili ed appena il 3% dice di voler impiegare il denaro in azioni o titoli.
Adesso dopo che nel 2012 il settore ha perso circa l’8,7 % del fatturato, nel 2013 si prevede una piccola ripresa (più 1,8 % nel 2013) con una concreta ripresa a partire dal 2014 grazie ad un probabile sblocco del sistema di concessione dei mutui.