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Imu: il Federalismo introduce una tassa di compravendita

 La principale novità che riguarda la nuova imposta comunale sugli immobili si riferisce sostanzialmente alla sua bipartizione; in effetti, in aggiunta al consueto prelievo sul possesso dell’immobile stesso, i Municipi potranno ricavare del gettito tributario anche da una innovativa tassa sulle compravendite, con un’aliquota che varierà dal 3% (nell’ipotesi della prima casa) fino al 7% (nel caso degli altri immobili). L’introduzione appena descritta è stata sancita dall’ultimo testo relativo al Federalismo fiscale dei comuni del nostro paese, un provvedimento che, tra l’altro, verrà discusso proprio oggi in seno al Consiglio dei Ministri. Ma cerchiamo di comprendere nel dettaglio le novità fiscali del decreto in questione. Anzitutto, sarà creato un apposito fondo quinquennale, la cui alimentazione dipenderà dalle entrate di diversi tributi, tra cui l’imposta di registro, quella di bollo, le tasse ipotecarie e l’Irpef sui redditi di tipo fondiario. Inoltre, quando si provvederà a iscrivere al catasto i cosiddetti immobili “fantasma”, il gettito in sovrappiù spetterà ai Comuni, con una compartecipazione pari al 50% per quel che concerne i ricavi derivanti dalla lotta all’evasione.


Ma l’attenzione maggiore del testo normativo viene destata sicuramente dalla creazione di una ulteriore imposta municipale: che cosa vuol dire tutto ciò? In pratica, ci sarà spazio per una imposta municipale propria e una secondaria facoltativa: la prima fattispecie è ancora piuttosto nebulosa, per cui l’aliquota, le detrazioni e le percentuali devono essere discusse, ma comunque si sa che sarà il 2014 il primo anno di applicazione. Da quanto emerge, si capisce perfettamente che si tratterà di una vera e propria Ici seconda casa, la quale beneficerà di quattro scadenze per il pagamento delle relative rate (31 marzo, 16 giugno, 30 settembre e 16 dicembre).

La seconda imposta, invece, dovrà rimpiazzare di fatto l’attuale tassa per l’occupazione degli spazi e delle aree pubbliche; il versamento fiscale (non c’è indeducibilità) avverrà sulla base dei metri quadrati che sono occupati, ma anche della durata effettiva dell’occupazione.