In caso di errato versamento Imu, i metodi per ravvedersi sono stati pubblicati dal Ministero dell’economia e delle Finanze tramite una nota, dove spiega come rimediare ad eventuali errori durante la compilazione dei codici tributo del modello F24 Imu o del bollettino postale Imu, di cui all’art. 8 del D.Lgs. n. 23/2011.
Così ad esempio a l’errata indicazione nel modello F24 Imu del codice Imu, si può provvedere presentando un’apposta istanza al comune di residenza, dove il contribuente chiede di sanare il suo errore di indicazione, ovviamente sempre che l’importo Imu sia corretto.
Ecco di seguito tutti i codici Imu:
– “3912” : “IMU – imposta municipale propria su abitazione principale e relative pertinenze – articolo 13, c. 7, d.l. 201/2011 – COMUNE”;
– “3913” – “IMU – imposta municipale propria per fabbricati rurali ad uso strumentale – COMUNE”;
– “3914” – “IMU – imposta municipale propria per i terreni – COMUNE”;
– “3915” – “IMU – imposta municipale propria per i terreni – STATO”;
– “3916” – “IMU – imposta municipale propria per le aree fabbricabili – COMUNE”;
– “3917” – “IMU – imposta municipale propria per le aree fabbricabili – STATO”;
– “3918” – “IMU – imposta municipale propria per gli altri fabbricati – COMUNE”;
– “3919” – “IMU – imposta municipale propria per gli altri fabbricati – STATO”.
Se l’intermediario (banca, Poste, agente della riscossione) sbaglia ad inserire il codice catastale, su istanza del contribuente deve annullare il modello originario e inviarne uno nuovo con i dati corretti. La Struttura di gestione dell’Agenzia delle entrate potrà quindi sistemare la base informativa e trasmettere ai Comuni interessati i dati degli annullamenti e delle operazioni corrette.
Non è invece menzionato il caso in cui sia il contribuente a sbagliare a scrivere il codice catastale.