Sono giunte delle novità davvero di rilievo dall’ultima pubblicazione dell’Exposure Draft, il documento redatto nel corso di questa settimana dallo Iasb (International Accounting Standards Board): l’operazione è avvenuta anche grazie alla collaborazione del Fasb e fa parte integrante del progetto che prevede la convergenza tra i principi contabili Ias e gli statunitensi Gaap. Gli ambiti su cui ci si è soffermati in questo caso sono stati, nello specifico, quello dei lavori su ordinazione (le cosiddette commesse) e i ricavi. A questo punto vi saranno altri quattro mesi di tempo per i relativi commenti alla bozza in questione, per poter poi arrivare finalmente al programma contabile definitivo entro il 2011. Ma procediamo per ordine: cosa c’è da dire in merito ai ricavi? In pratica, le società avranno l’obbligo di dare rilevanza a questa voce e a quelle che deriveranno dalla cessione di beni o dalla prestazione dei servizi, anche se l’ammontare preciso non è ancora noto.
Però, si è a conoscenza dei passaggi fondamentali da seguire per la rilevazione: anzitutto occorre identificare il contratto con il cliente, si procede poi a identificare anche le varie obbligazioni contrattuali, alla determinazione del prezzo relativo alla transazione finanziaria (presupposto fondamentale per ottenere il ricavo dettagliato), all’allocazione del prezzo di transazione e, infine, alla rilevazione vera e propria del ricavo stesso. Quali cambiamenti ci si aspetta da un programma di questo tipo?
Le nuove regole di contabilizzazione potrebbero risultare diverse: in effetti, solo per fare un esempio, non esistono riferimenti precisi ai requisiti che sono necessari per ottenere i ricavi di vendita, ma anche per quel che concerne le commesse a lungo termine, la rilevazione dei ricavi avrà luogo nell’ipotesi in cui ci sia stato il passaggio del controllo contabile dal venditore al soggetto committente. Un altro elemento che bisognerà monitorare con la massima attenzione, poi, sarà la ripartizione tra i ricavi derivanti da beni e servizi venduti in modo congiunto.