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Inpgi: introdotti i codici tributo per il versamento unitario

 L’Inpgi è la sigla che identifica l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani: si tratta, in pratica, dell’organismo incaricato di gestire le prestazioni previdenziali a favore dei giornalisti e dei pubblicisti professionisti, senza tener conto della contrattazione collettiva applicabile. Ebbene, l’istituto è tornato un tema di attualità grazie alla risoluzione 127/E pubblicata proprio ieri dall’Agenzia delle Entrate. Il documento della nostra amministrazione finanziaria ha infatti disciplinato in maniera più puntuale la materia, introducendo sette nuovi codici tributo da utilizzare per il versamento delle somme dovute da parte dei giornalisti appunto; il modello da sfruttare in tal senso è l’F24 Accise.


Una delle casistiche più interessanti riguarda senza dubbio la ricongiunzione dei contributi in altra previdenza di tipo obbligatorio, denaro che deve poi trovare uno “sbocco” ideale nella gestione sostitutiva dell’Associazione Generale Obbligatoria (conosciuta anche con l’acronimo Ago) presso la stessa fondazione: il codice tributo in questa ipotesi è RL29. Ma le novità non sono finite qui; in effetti, vi sono due nuovi codici relativi ai cosiddetti contributi volontari, vale a dire quelli che sono pagati in via diretta dal giornalista che ha interrotto il lavoro, ma che vuole mantenere l’assicurazione: CVL1 (gestione principale e previdenziale sostitutiva) e CVL2 (contributi parasubordinati e gestione separata) sono i due riferimenti di specie.

La risoluzione ha elencato inoltre molti altri codici, caratterizzandosi quindi come un vademecum molto utile per la compilazione del modello. Anzitutto, vi sono i codici per i riscatti, i quali permettono al contribuente di essere in regola con le iscrizioni universitarie e con i periodi lavorativi precedenti all’iscrizione all’Inpgi: l’elenco comprende il codice RC21, CRL1 (riscatto della laurea con gestione principale), CRL2 (riscatto della laurea con gestione separata) e RC15 (contributi di riscatto). Infine, occorre aggiungere che tali riferimenti devono essere inseriti nella sezione delle accise, monopoli e altri versamenti non in compensazione dell’F24 Accise, inserendo una P per far intendere l’Inpgi.

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