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Inps: contributi volontari 2011, scadenza termini

 Manca pochissimo per la scadenza dei termini di versamento dei contributi Inps volontari relativamente al primo trimestre del 2011. A ricordarlo è proprio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale nel precisare come la scadenza ultima sia quella di giovedì prossimo, 30 giugno del 2011. In merito al pagamento della contribuzione volontaria, tra l’altro, nei giorni scorsi l’Inps ha aveva reso noto ai diretti interessati che dal 2011 è decaduta la possibilità di poter pagare i contributi con i bollettini di conto corrente postale; questo perché sono stati sostituiti dai MAV che, in maniera massiva, sono stati già recapitati a chi deve effettuare i versamenti. Al riguardo l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ricorda come ogni MAV, per importo, vada a coprire l’intero trimestre della contribuzione volontaria cui si riferisce.

Pur tuttavia, nel caso in cui si debba versare un importo di contribuzione relativo ad una frazione di trimestre, allora il MAV ed il relativo importo può essere rettificato semplicemente collegandosi al sito Internet dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, www.inps.it, e passare sia alla richiesta, sia alla stampa con il proprio personal computer.

Contestualmente alla decadenza del pagamento dei contributi volontari con i bollettini di conto corrente postale, sono comunque attive tante altre modalità, tra cui quella comoda, online, dal sito Internet dell’Inps, oppure chiamando il numero verde gratuito del Contact Center dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale; in entrambi i casi occorre essere muniti di carta di credito. Per la contribuzione volontaria del primo trimestre del 2011, il termine del 30 giugno 2011 è perentorio; questo significa che i versamenti sono nulli anche se effettuati con un solo giorno di ritardo. In tal caso l’Inps restituirà le somme versate senza l’aggiunta di interessi. Ricordiamo che i contributi volontari possono essere versati, nel rispetto dei requisiti, da chi ha sospeso o interrotto l’attività lavorativa al fine di percepire la pensione o incrementarla.