Finalmente qualche buona notizia arriva anche dall’Inps. Anche durante lo scorso mese di gennaio, infatti, prosegue il trend che vede il numero di ore di cassa integrazione autorizzate in calo. Nei primi trenta giorni di quest’anno, infatti, i dati parlano chiaro: le ore di cassa integrazione che hanno ricevuto approvazione sono state 17,3 milioni.
Il calo è abbastanza evidente, pari al 43,3% in confronto a gennaio del 2017 (mese in cui si aggirano intorno a 30,5 milioni). Le statistiche arrivano direttamente da un rapporto Inps relativo all’Osservatorio mensile sui flussi di cassa integrazione. Il numero di ore di cig ordinaria è sceso del 13,8%, mentre quelle di cig straordinaria sono calate del 47,2%. Per quanto concerne, invece, la cig in deroga, il calo tendenziale supera l’87%.
In aumento, al contrario, la quantità di domande di disoccupazione su base annuale, anche se nello scorso mese di dicembre erano in lieve calo. Le domande di disoccupazione hanno sfiorato i 2 milioni, con un incremento pari al 3,3% in confronto a due anni fa. Nello scorso mese di dicembre si è registrata una diminuzione, come detto, pari al 9,4% in confronto al medesimo mese di due anni fa.
Dal punto di vista complessivamente dei posti di lavoro, la situazione non è particolarmente rosea. Crescono solamente i contratti a tempo determinato, mentre quelli a tempo indeterminato subiscono un brusco ribasso, segnale preoccupante di come il Job Act non abbia sostanzialmente migliorato alcunché.
Sono trascorsi 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione Italiana, come indicato sul blog di Fabrizio Bertot, eppure sembra ancora che il lavoro non sia in cima ai pensieri e alle azioni della politica italiana. Sono necessarie riforme incisive ed efficaci, che favoriscano finalmente la crescita dell’occupazione, in modo particolare tra i giovani, senza però che questi ultimi possano diventare schiavi di contratti di stage e tirocinio e possano finalmente avere gli strumenti e le possibilità per crearsi un futuro.