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Irap 2011: cosa c’è da sapere sul modello definitivo

 Il modello Irap 2011 non fa più parte delle bozze predisposte dall’Agenzia delle Entrate per quel che concerne i documenti fiscali ed entra a far parte della sezione ufficiale del sito web della nostra amministrazione finanziaria: i redditi che sono stati conseguiti nel 2010 e che sono appunto collegati all’Imposta sul Reddito delle Attività Produttive andranno dunque indicati in questa nuova pubblicazione, la quale non è stata né modificata né corretta dalla sua versione iniziale. C’è comunque da dire che la lista delle aliquote che si possono applicare in ogni singola regione è più aggiornata che mai e occorre fare riferimento ad essa con estrema attenzione. Di quali novità si tratta esattamente? Il rigo IS32, in particolare, è stato opportunamente adeguato alle esigenze del deficit sanitario, visto che si è resa necessaria la nuova formulazione del calcolo (0,15 punti percentuali in più delle aliquote).


In tale rigo, per l’appunto, va indicato l’acconto relativo al periodo d’imposta dello scorso anno, con la precisazione del domicilio per la notificazione degli atti. Tra l’altro, bisogna anche sottolineare come l’ultima notifica sia comunque sostanzialmente inutile, dato che il Decreto legge 78 del 2010 (“Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica”) aveva già introdotto da tempo l’obbligo in questione, con il contribuente che deve avvisare l’ufficio competente dell’Agenzia della scelta che intende effettuare. Quali disposizioni vanno dunque rispettate col modello Irap 2011?

La dichiarazione a cui ci stiamo riferendo deve essere necessariamente presentata mediante la modalità telematica (l’unica possibile d’altronde): la data che è stata fissata dalle Entrate per ottemperare all’adempimento fiscale è il 30 settembre dell’anno che segue a quello di chiusura del periodo d’imposta, mentre i contribuenti coinvolti sono le persone fisiche, ma anche le società di persone (società in nome collettivo, in accomandita semplice e le associazioni). Al contrario, le pubbliche amministrazione godranno di una tempistica diversa, l’ultimo giorno del nono mese che segue a quello di chiusura.