La scure della regione Piemonte si è abbattuta in tutta la sua potenza sulla base imponibile dell’Irap: la deduzione fiscale a cui ci stiamo riferendo sarà pari ad almeno cinquemila euro ed è stata pensata per quelle aziende che dal prossimo mese di gennaio intendo assumere nuove persone con contratti a tempo indeterminato. Tra l’altro, questo specifico provvedimento raddoppia il proprio totale nell’ipotesi in cui l’assunto è un soggetto di età superiore ai cinquanta anni e che deve essere ricollocato nel mondo del lavoro. Il tutto, comunque, rientra a pieno titolo nel cosiddetto “piano straordinario per l’occupazione”, un pacchetto da ben 400 milioni di euro; il nuovo bonus non ha alcun limite che è già stato stabilito, anzi viene ad accompagnarsi alle assunzioni a tempo indeterminato, senza alcuna distinzione tra il tempo pieno e il part-time, con uno specifico riferimento ai contratti che verranno attivati da qui al 2013.
Si tratta, in pratica, di un meccanismo forfettario, il quale è nato pensando soprattutto alle piccole e medie imprese, per le quali lo sconto tributario sarà ancora più sostanzioso: l’esempio tipico è quello di un’azienda con al massimo sette lavoratori e un costo del lavoro pari a 50.000 euro, ipotesi per la quale vale un taglio di imposta del 10% (20% nel caso dell’ultracinquantenne citato in precedenza).
Da una parte, quindi, c’è il forte interesse a potenziare l’occupazione regionale, ma il governatore Roberto Cota ha parlato espressamente anche di competitività. In effetti, esiste un fondo da venti milioni di euro, destinato a quelle imprese che desiderano sbloccare i crediti che hanno nei confronti delle pubbliche amministrazioni: il beneficio vale, però, soltanto per le somme che sono comprese tra i diecimila e i trecentomila euro e consiste in una garanzia di tipo fideiussorio che dovrebbe essere in grado di coprire l’80% dell’anticipazione da erogare agli istituti di credito.