Nella Regione Piemonte, alla fine del mese scorso, nell’ultima riunione prima della pausa estiva, il Consiglio regionale, a seguito di un accordo raggiunto dalla maggioranza e dall’opposizione, ha approvato nell’ambito del piano straordinario per l’occupazione un’importante misura a favore delle imprese. La misura, nello specifico, consiste in uno sgravio sull’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) a favore di quelle aziende che assumono lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato; il risparmio fiscale previsto, inoltre, raddoppia nel caso in cui l’impresa assuma un dipendente di età superiore ai 50 anni, ed in ogni caso il beneficio potrà essere cumulabile con gli incentivi sul cuneo fiscale.
Secondo quanto dichiarato da Claudia Porchietto, assessore al Lavoro della Regione Piemonte, lo sgravio sull’Irap sarà operativo a partire dal mese di settembre, mentre gli Assessori Giovanna Quaglia, al Bilancio, ed Elena Maccanti, Assessore ai Rapporti con il Consiglio, hanno posto l’accento sul fatto che è stata raggiunta un’importante intesa tra maggioranza ed opposizione, senza alcuna contrapposizione politica, affinché possa essere rilanciata la competitività delle imprese dopo che la Regione ha perso troppi posti di lavoro e contestualmente anche molte imprese sono andate via.
Nell’ambito delle misure approvate dal Consiglio regionale ci sono anche quelle relative ai fondi regionali collegati al nuovo contratto di insediamento, una novità messa a punto dall’Amministrazione per incentivare sul territorio il ritorno di imprese che avevano delocalizzato la produzione, o l’insediamento di nuove realtà imprenditoriali affinché in Piemonte possano essere creati nuovi posti di lavoro senza dimenticare di adottare soluzioni in grado di venire incontro alle esigenze delle imprese in una fase congiunturale che non è di certo delle migliori. Con il nuovo contratto di insediamento, infatti, la Regione Piemonte può concedere contributi a quelle imprese che attuano un re-insediamento sul territorio delle attività dopo averle delocalizzate all’estero, ma anche a quelle aziende che si insediano per la prima volta nella Regione Piemonte anche con piani di sviluppo e con investimenti produttivi provenienti dall’estero.