Gli evasori fiscali irlandesi sono sicuramente tra i più perseguitati d’Europa: il Fisco della nazione britannica (l’agenzia nazionale si chiama Irish Tax & Customs) ha infatti deciso di proseguire nella sua pubblicazione dell’elenco dei nomi dei contribuenti meno virtuosi, una sorta di deterrente contro chi cerca di sfuggire a tasse e imposte. Anzi, l’amministrazione finanziaria di Dublino è solita rendere noti i profili completi e dettagliati di questi soggetti, con tanto di nomi, cognomi e molte altre informazioni utili, quali l’indirizzo, l’attività svolta e le somme evase. A questo bisogna poi aggiungere il sistema di sanzioni pecuniarie, un altro strumento volto a contrastare un fenomeno così complicato. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che l’Irlanda vive uno dei suoi momenti finanziari più difficili della storia: la crisi economica si è ripercossa violentemente sul territorio celtico e dunque sono mutati anche gli atteggiamenti degli evasori.
In effetti, i processi non sono più all’ordine del giorno, più che altro si tenta di ravvedersi e di versare allo stato quanto dovuto, maggiorato degli interessi e delle multe. Si tratta di una boccata di ossigeno fondamentale per il paese, dato che dal recupero tributario sono emersi quasi 70 milioni di euro, una vera manna dal cielo per delle finanze attualmente così striminzite. Internet è una valida alleata in questo senso, se non altro per l’ampia diffusione mediatica di questa lotta fiscale.
Ci sono diverse categorie professionali che sono più propense ad aggirare il Fisco: ad esempio, possiamo citare avvocati, commercialisti e ristoratori, ma anche agricoltori, pensionati e benzinai, figure che negli anni recenti non si erano mai segnalate per reati di questo tipo. Il top dell’evasione è stato raggiunto da una compagnia attiva nelle costruzioni immobiliari, ma gli artifizi sono stati davvero numerosi: nel lungo elenco, infine, c’è anche un italiano, il titolare di un ristorante che sperava di farla franca sui suoi guadagni.