Irpef autonomi e tredicesime: stangata con la nuova manovra

Con la nuova manovra da 45 miliardi di euro, quella approvata ieri con Decreto dal Consiglio dei Ministri, l’Italia è diventato il Paese con la più alta pressione fiscale sulle persone fisiche. Questo è quanto in molti, commentando la manovra, affermavano nella tarda serata di ieri sulle principali reti televisive. Stavolta il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ammesso che con la nuova manovra sono state messe le mani in tasca agli italiani, e che di tutto ciò è dispiaciuto. Ma d’altronde non si poteva fare altrimenti vista la situazione a livello internazionale, e viste le pressioni fatte dalla Bce, la Banca centrale europea, che nei giorni scorsi ha avviato il programma di acquisto dei nostri Btp a fronte però di un maggior rigore, quel rigore che dovrebbe essere garantito proprio con la nuova manovra finanziaria di aggiustamento dei conti pubblici che, lo ricordiamo, dovrà permettere il pareggio di bilancio con un anno di anticipo, dal 2014 al 2013.

Con la nuova manovra, anche a seguito delle “minacce” della Lega Nord, non sono state toccate le pensioni, ma c’è comunque, tra l’altro, la stangata sulle tredicesime degli statali. La nuova manovra, infatti, introduce la possibilità che la tredicesima non venga pagata nel caso in cui le amministrazioni pubbliche sforino i tetti di riduzione di spesa previsti.

Tra le misure c’è anche un inasprimento dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (Irpef), a carico dei lavoratori autonomi che guadagnano annualmente oltre 55 mila euro; in tal caso, infatti, scatta un aumento della quota Irpef che rappresenta a conti fatti quello che viene definito come un contributo di solidarietà. Per quel che riguarda uno dei capitoli più discussi e criticati, quello della necessità di tagliare i costi della politica, con la nuova manovra è previsto l’accorpamento dei piccoli Comuni, ma anche la cancellazione di una trentina di Province. Il tutto dovrebbe permettere di far saltare oltre 54 mila poltrone. Vedremo se al riguardo il Governo riuscirà a resistere ad ogni “assalto” per mantenere i privilegi della casta.