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L’Iva agevolata per le pubblicazioni destinate ai non vedenti

 I recenti aumenti dell’Imposta sul Valore Aggiunto fanno spesso sperare in alcune agevolazioni e riduzioni per quel che riguarda la sua aliquota: in alcuni casi, poi, questi benefici sono più che dovuti, viste le situazioni particolari che si affrontano. Ad esempio, bisogna capire se l’aliquota ridotta dell’Iva che è valida per le pubblicazioni che sono destinate ai soggetti diversamente abili può essere applicata anche nell’ipotesi in cui gli acquisti non siano posti in essere dal soggetto beneficiario in maniera diretta.

Il dubbio viene sciolto in modo immediato. In effetti, in tale situazione, la nostra amministrazione finanziaria ha previsto un’imposta al 4% (l’aliquota più bassa per la precisione) nel momento in cui acquisto dei particolari prodotti del settore editoriale, vale a dire quelli che vengono usati e sfruttati dai non vedenti o dagli ipovedenti. Alcuni esempi interessanti sono quelli dei cosiddetti “libri tattili illustrati”, ma anche altre pubblicazioni che sono volte ad avvicinare queste persone al mondo della lettura. Ebbene, anche quando l’acquisto non viene perfezionato direttamente da loro, l’agevolazione tributaria ha pienamente ragione di esistere. Le uniche eccezioni sono abbastanza comprensibili, vale a dire i giornali e i periodici a tematica pornografica e i cataloghi diversi da quelli specializzati nell’informazione libraria realizzati in braille o su supporti per non vedenti.

Per il resto, giornali, quotidiani, libri, periodici e perfino notiziari sono tutti ammessi. Un ulteriore chiarimento è però necessario. In effetti, l’Iva al 4% può essere tranquillamente estesa anche alle prestazioni di composizione, alla stampa di prodotti editoriali e al montaggio di questi stessi prodotti, senza alcuna differenza sul fatto che siano realizzati in scrittura braille oppure su supporti audiomagnetici. Ogni precisazione è molto utile e consente di divincolarsi meglio nell’ambito del trattamento fiscale di queste pubblicazioni, “premiate” senza dubbio per la loro missione così preziosa che va a vantaggio dei soggetti che sono diversamente abili.

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