Home » News Fiscali » La Cassazione si esprime in materia di abuso di diritto

La Cassazione si esprime in materia di abuso di diritto

 In attesa del varo di un provvedimento che delinei i confini dell’abuso di diritto, diverse pronunce costituzionali delineano le fattispecie. In particolare recenti sentenze associano l’abuso di diritto anche all’evasione, esprimendosi in tema di antieconomicità e presunte ipotesi di evasione. In questi casi l’abuso sembra rafforzare l’ipotesi dell’evasione anche sembrerebbe più corretto scindere i confini tra elusione ed evasione (leggi anche elusione fiscale una stretta decisiva).

Occorre ricordare che il principio di abuso di diritto nasce dal codice civilistico e, allo stato attuale, non è stato ancora completamente recepito dal codice tributario. In particolare altri paesi europei (Germania, Grecia, Portogallo, ecc.) hanno già provveduto ad introdurre il reato all’interno del codice tributario disciplinandolo (leggi anche delega fiscale rinviata al senato). Ai fini civilistici in Italia si configura un abuso quando un contribuente, pur esercitando un suo diritto riconosciuto da legge o contratto, non persegue un interesse meritevole di tutela ma anzi va proprio nel senso opposto. Pertanto il cittadino muovendosi all’interno delle maglie larghe del diritto persegue interessi personali non tutelati dall’ordinamento.

Gli studiosi hanno confermato che in base all’art. 53 della Costituzione non è il vantaggio in sé che viene configurato come abuso ma il vantaggio raggiunto con la disapprovazione del sistema. Per definire ulteriormente i confini si è fatta un differenza tra evasione ed elusione, termine che coincide con l’abuso di diritto. Si ha evasione nel caso in cui si ha un occultamento di materia imponibile ma anche nel caso in cui si effettui un alterazione di un fatto economico (simulazione, interposizione, ecc.). E’ legittimo invece ottenere un risparmio di imposta tenendosi all’interno dei confini della legge.

Abuso ed elusione si configurano invece nel caso in cui il vantaggio fiscale sia stato conseguito in maniera indebita tradendo la ratio della norma o in disapplicazione della stessa. Di conseguenza siamo in presenza di comportamenti previsti dal sistema ma che eccedono il “lecito” risparmio di imposta. Va da sé che l’abuso ha una portata illimitata dove si capisce dove si ha l’inizio ma non si intravede la fine.