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L’Aquila riprende a pagare le tasse

 A distanza di anni dal sisma che colpì la provincia aquilana, molte cose sono cambiate, ma ancora non bastano per far ripartire, a pieno ritmo, questa città devastata dal terremoto. Alcune attività commerciali stentano a riaprire, migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione, le famiglie sono alle prese con i conti da pagare. Inoltre a novembre si tornerà a pagare le tasse. Il sindaco Massimo Cialente ha lanciato l’allarme alcuni giorni fa, in occasione del convegno nazionale dell’Agenzia delle entrate a palazzo Silone e ha sottolineato che la questione della restituzione delle tasse sospese per il sisma di due anni fa sarà uno degli argomenti di discussione durante la seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale de L’Aquila, prevista tra alcuni giorni, precisamente lunedì 10 ottobre, quando si parlerà anche di attività produttive ed enti culturali.

La manovra economica approvata al Senato, assieme a tantissime misure molto gravi, non contiene nessuna risposta ai problemi relativi al terremoto aquilano – aveva sottolineato pochi mesi fa  il deputato aquilano del Pd Giovanni Lolli – niente è previsto per spostare in avanti l’avvio della restituzione delle tasse non pagate.restituire, a partire da novembre 2011, il 100% delle tasse non pagate e per di più entro dicembre, in un colpo solo, dovremo restituire le prime 12 rate delle tasse. Neanche le ragionevoli proposte avanzate dai commercialisti aquilani, relative alle modalità di restituzione delle tasse sono state accolte, con un ulteriore aggravio dal punto di vista della complicazione delle procedure. Inoltre nella manovra   non sono stati accolti nemmeno gli emendamenti proposti dal PD per mettere a disposizione dei beni e delle attività culturali aquilani l’addizionale del prelievo “Arcus”.

Gli aquilani dovranno restituire, a partire da novembre 2011, il 100% delle tasse non pagate e dovranno farlo entro dicembre (mese entro cui dovranno essere restituite appunto  le prime 12 rate).

L’economia aquilana ancora non riparte – è l’allarme lanciato dal  sindaco Massimo Cialente alcuni giorni fa, in occasione del convegno nazionale dell’Agenzia delle entrate a palazzo Silone – non ci possiamo permettere di pagare 100 milioni di euro.