I controlli del redditometro 2013sulle dichiarazioni 2010 relative ai redditi del 2009 partiranno a marzo. Il decreto del Ministero dell’Economia del 24 dicembre 2012 riassume a grandi linee l’obiettivo del redditometro, vale a dire calcolare le spese sostenute dal contribuente per acquistare servizi e beni sulla base del proprio reddito dichiarato. Il nuovo redditometro produrrà i suoi effetti solo da marzo, quando partiranno i primi controlli sulle dichiarazioni 2010 relative ai redditi 2009.
Le voci di spesa del redditometro 2013, come ormai sappiamo, sono circa cento e i controlli sui conti correnti da parte del Fisco riguardano i più svariati settori, dall’abbigliamento, all’abitazione, dai generi alimentari al mantenimento degli animali domestici; dalle assicurazioni, alle attività sportive; dall’istruzione (tasse universitarie, libri scolastici, ecc.) ai mezzi di trasporto (bollo, manutenzione veicoli, abbonamenti pubblici, ecc.);
La capacità contributiva è stabilita considerando i risultati di indagini settoriali che tengono conto della spesa media, per gruppi e categorie di consumi, del nucleo familiare in una determinata zona del Paese (in tutto sono cinque le aree territoriali).
Nel nuovo redditometro che partirà a marzo ci sono delle tabelle riguardanti il contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva e le tipologie di nuclei familiari (che sono 11) e le relative aree territoriali di appartenenza da prendere a riferimento per i calcoli della spesa media annuale delle famiglie.
Le tipologie sono le seguenti:
- persona sola con meno di 35 anni
- coppia senza figli con meno di 35 anni
- persona sola con età compresa tra i 35 e i 64 anni
- coppia senza figli con età compresa tra i 35 e i 64 anni
- persona sola con 65 anni o più
- coppia senza figli con 65 anni o più
- coppia con un figlio, coppia con due figli, coppia con tre o più figli, monogenitore e altre tipologie.
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