Sono molte le novità dell’approvata Legge di stabilità 2013, legge passata in Parlamento nei giorni scorsi e che ha rappresentato l’ultimo atto del Governo Monti.
Innanzitutto le famiglie dei contribuenti italiani: è stato deciso un aumento delle detrazioni per i figli a carico che passano da 800 a 950 euro (per i figli di età pari o superiore a tre anni), e da 900 a 1.220 euro per quelli con meno di tre anni. Altre detrazioni in aiuto dei contribuenti non residenti, i quali però non devono avere un un reddito superiore a 2.840,51 euro (compresi i redditi prodotti all’estero).
Passiamo ora al tanto chiacchierato aumento dell’Iva, la quale passa dal 21 al 22%, mentre l’aliquota al 10 non è toccata. Inoltre la Legge di stabilità 2013 ha previsto che le entrate Imu spetteranno interamente ai Comuni, tranne quelle per capannoni ed opifici che verranno attribuito allo Stato.
Novità anche per quanto riguarda Ivi e l’imposta sul valore degli immobili all’estero, prevedendo che si applica dal 2012 e non piu’ dal 2011; allo stesso tempo l’aliquota ridotta allo 0,4 per cento che era prevista per i soli dipendenti dello Stato, di un ente locale o di un’organizzazione internazionale viene estesa a tutti i contribuenti. Cambiamenti anche nel campo della riscossione e i debiti iscritti in ruoli resi esecutivi fino al 31 dicembre 1999 (ma non superiori a 2.000 euro) saranno automaticamente cancellati.
Introdotta anche la deduzione Irap per favorire i contratti di lavoro a tempo indeterminato e l’assunzione di donne e giovani. Si passa quindi dai 4.600 euro ai 7.500 euro per ogni dipendente a tempo indeterminato e da 10.600 euro a 13.500 euro se l’assunzione riguarda donne o giovani al di sotto dei 35 anni, con vantaggi più notevoli per le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
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