Non basteranno di certo i 160.000 alert via sms relativi alle anomalie da studi di settore. L’Agenzia delle Entrate cerca un maggior dialogo con i contribuenti, per invitare a mettersi in regola, ed è pronta a spedire 500.000 lettere ai contribuenti così da sollecitarli a rimediare a errori o incongruenze nelle dichiarazioni.
Nel 2015 le comunicazioni erano state 270.000. Ora l’obiettivo è quello di raddoppiare il numero di avvisi. Era d’altronde questa la mission di quest’anno. Una mission che è vicina alla realizzazione visto che le 160mila lettere relative agli studi di settore si sommano alle 220mila comunicazioni riguardanti le anomalie riscontrate nelle dichiarazioni dei redditi 2012 e a quelle trasmesse ai gestori di apparecchi da gioco i cui compensi dichiarati non risultano in linea con le attese del fisco. Il provvedimento n. 85525/2016 varato ieri dalle Entrate definisce le tipologie delle comunicazioni e le modalità di notifica ai contribuenti interessati. L’obiettivo è quello di segnalare la presunta irregolarità degli esiti del controllo sugli studi presentati, per permettere ai contribuenti mirati la scelta sul da farsi.
Così gli esperti:
Le comunicazioni di anomalia saranno pubblicate sul cassetto fiscale dei contribuenti interessati, che verranno avvisati tramite pec, mail o sms. Le anomalie intercettate potranno riguardare situazioni diverse che sono principalmente riferibili all’incrocio dei dati in possesso dell’agenzia delle Entrate rispetto a quanto indicato nei modelli di studi di settore presentati, le eventuali situazioni di non congruità, di non coerenza o di non normalità, nonché la legittimità di eventuali cause di esclusione o di inapplicabilità adottate. Nella pratica sono i professionisti a occuparsi degli alert del fisco: a loro i contribuenti possono infatti delegare la gestione del cassetto fiscale.