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Olimpiadi Londra 2012: come verranno tassati i premi?

 Le Olimpiadi di Londra sono ormai imminenti (inizieranno il prossimo 27 luglio) e se ne può parlare già in tutte le salse, perfino quella fiscale: in effetti, i premi che saranno conseguiti nell’ambito di questi giochi daranno il via a una serie di importanti benefici tributari, tanto che è necessario un approfondimento per comprendere come si comporterà ogni singolo paese. Non si può che cominciare con la nazione che ospita questa importante manifestazione sportiva, vale a dire la Gran Bretagna. Ebbene, in questo caso non sono previste ricompense di nessun tipo, ma soltanto l’erogazione di dodicimila euro, una somma che equivale alla cessione del diritto d’immagine per raffigurare sui francobolli le medaglie d’oro ottenute.

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Per quel che concerne invece l’Ungheria, il governo di Budapest ha deciso di mettere in palio 60mila euro con tanto di esenzione dalle imposte. I riferimenti delle varie nazioni si possono estrapolare da quello che è stato deciso nel corso della precedente edizione delle Olimpiadi, quella di Pechino nel 2008. In quel caso, infatti, vi furono riconoscimenti anche fino agli ottavi posti in classifica, mentre un esempio molto interessante è stato quello della Serbia, con una imposizione fiscale pari a quindici punti percentuali e da applicare sulle medaglie d’oro, d’argento e di bronzo. Ulteriori spunti di rilievo sono quelli che vengono offerti dai paesi extraeuropei.

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La stessa Cina ha concesso premi milionari ai propri atleti, con una esenzione completa dalle tasse; i primi posti sono stati retribuiti con addirittura un milione di yuan, una cifra davvero importante. In Australia, poi, si può parlare di un vero e proprio paradiso fiscale, dato che le tasse non sono state contemplate e il Fisco non ha avuto diritto ad alcun tipo di percentuale. Insomma, le medaglie dei prossimi mesi saranno al centro delle medesime discussioni e si capirà quale paese sarà stato più generoso.