In Italia qualsiasi cosa un cittadino vuole intraprendere, deve fare i conti con le tasse. Gli aumenti della pressione fiscale sono arrivati a gravare anche sul carrello della spesa, che grazie all’aumento dell’IVA ha aumentato la sua incisione sulle finanze delle famiglie costringendo tutti ad un consumo più accorto dei prodotti.
Più difficile ovviamente la situazione di chi non solo deve aver a che fare con gli aumenti legati all’IVA, ma deve inoltre pensare alla propria attività, colpita da aumenti che in certi casi sono diventati insostenibili. L’ossessione delle tasse degli italiani ha fatto si che le richieste di informazioni e consulenza allo sportello del contribuente diventassero nella prima metà del mese di Agosto quasi 70000.
In ordine di numero di richieste la regione che conta più telefonate è la Campania con quasi 7000 richieste di aiuto, seguita da Emilia Romagna e Lazio con circa 5’000 richieste a testa.
Il vero problema comunque non sono certo le richieste di consulenza e di aiuto, anche se i media tergiversano sul tema; uno degli effetti più distruttivi dell’aumento della pressione fiscale è sicuramente l’aumento conseguente dell’evasione delle tasse, compensato solo da un’azione diffusa sul territorio della Guardia di Finanza. Le richieste comunque riguardano anche i dubbi sulle agevolazioni fiscali, che ora più che mai diventano importanti per “pareggiare” i conti e sopravvivere all’aumento della pressione fiscale.
In forte incremento infine anche le richieste per la rateizzazione fiscale, anche se le rate, come sappiamo, rimandano solo i problemi nella maggior parte dei casi aumentando l'”agonia” di quelle realtà destinate a cessare.