Home » Imposte » Louisiana: il governatore Jindal pone il veto sulla cigarette tax

Louisiana: il governatore Jindal pone il veto sulla cigarette tax

 Bobby Jindal è il governatore della Lousiana dal 2008 e l’ambito fiscale rappresenta uno dei punti principali del suo programma governativo: talmente principale che è pronto un veto per quel che riguarda il rinnovo della cosiddetta “cigarette tax nei prossimi giorni, una vera e propria battaglia intrapresa contro le decisioni già adottate. In effetti, l’imposta in questione, la quale prevede un’aliquota del 4%, è stata approvata sia dalla Camera che dal Senato con una maggioranza di due terzi, la stessa di cui c’è bisogno per un annullamento e quest’ultima situazione non si verifica da almeno vent’anni nello stato americano. I sostenitori del rinnovo della tassa hanno comunque anch’essi il loro bel daffare.


Tra l’altro, lo staff del governatore è stato convinto a votare in favore del veto stesso. Ma come mai c’è tanto interesse per un tributo di questo tipo? Secondo Jindal, un rinnovo come quello che è stato proposto equivarrebbe a un inasprimento fiscale, tanto che la legge di riferimento aveva visto la sua ferma opposizione; la cigarette tax, introdotta per la prima volta nel 2000, è in grado di generare ogni anno circa dodici milioni di dollari, ma in caso di un voto favorevole alla proposta del governatore, allora questo sistema verrà completamente smantellato entro il primo semestre del 2012. La legge è stata approvata sia da Democratici che Repubblicani, ma il rinnovo ha creato delle fratture quasi insanabili.

L’imposta potrebbe comunque avere una portata minore, tanto che già si parla di trentadue centesimi di dollaro da applicare a ogni pacchetto, in calo rispetto agli anni passati. Anche lo speaker della Camera, Jim Tucker, è a favore dell’annullamento, visto che a suo parere una imposizione fiscale più bassa sulle sigarette deve essere considerato un errore. Anche il presidente Barack Obama si è occupato di tale questione a livello nazionale, proponendo l’aumento per ogni pacchetto, più precisamente da trentanove centesimi a poco più di un dollaro.