E’ arrivato finalmente il giorno della resa dei conti. Per 16 milioni di italiani proprio oggi è stato il giorno a lungo temuto per buona parte dell’anno. Erano infatti fissate ad oggi le scadenze sia del saldo dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica, sia della Tares, la tassa sui rifiuti e sui servizi.
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Per quanto riguarda l’IMU, la scadenza riguardava più da vicino le seconde case e gli immobili strumentali. Queste ultime, infatti, non hanno beneficiato dell’esenzione che è invece stata concessa dal Governo attraverso due diversi decreti legge, che hanno abolito la prima e la seconda rata sulle prime case e la prima sui terreni agricoli.
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A rispondere all’appello del Fisco, quindi, oggi sono andati, per la quota IMU, tutti i possessori di seconde case, tutti i possessori di immobili strumentali e coloro che dovevano versare le quote aggiuntive per le pertinenze relative alla prima casa. Molti dei contribuenti, inoltre, hanno dovuto nel frattempo rifare da capo i conti rispetto all’anno precedente, poiché nella maggior parte dei Comuni italiani le aliquote per il pagamento delle imposte immobiliari sono state portate al loro massimo consentito – 10,6 per mille in 877 Comuni italiani.
I contribuenti più fortunati, invece, non soggetti al rincaro delle aliquote, hanno dovuto versare oggi al Fisco la stessa quota IMU di giugno.
Il 16 dicembre è stato inoltre anche la data di scadenza della Tares per i Comuni italiani che l’hanno previsto, tra cui quello di Torino.