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Manova finanziaria: le novità della riforma del Catasto

 Il decreto legge 78 di quest’anno (la cosiddetta “manovra finanziaria”), convertito poi con delle opportune modifiche dalla legge 122 e corroborato dalle spiegazioni della circolare numero dello scorso 3 agosto dell’Agenzia delle Entrate, rappresenta il testo di riferimento per quel che concerne la riforma del Catasto: che cosa c’è di nuovo in questo senso? Le novità sono davvero molte e si parte da una nuova Anagrafe immobiliare (la quale diverrà operativa soltanto a partire dal 2011) fino ad arrivare alle nuove norme sui contratti del settore. L’anagrafe appena descritta, anzitutto, avrà il compito di individuare tutti gli immobili nel modo più corretto possibile, senza tralasciare ovviamente la base imponibile e i relativi diritti reali dei contribuenti. L’Agenzia del Territorio, tra l’altro, punta molto su una più stretta collaborazione tra i vari Comuni del nostro paese, al fine di ottenere un accertamento molto accurato; dunque, tutte le attività dei Consigli Tributari saranno monitorate costantemente.


D’altronde, vi sarà anche molta più intransigenza in merito ai cosiddetti “immobili fantasma”, vale a dire quei fabbricati che non beneficiano di alcun tipo di dichiarazione catastale. In questo senso è già stata fissata una data, il prossimo 30 settembre, dunque il Territorio è molto ottimista circa una risoluzione in tempi brevi del problema in questione; inoltre, entro la fine del 2010 si avrà tempo per sanare la propria situazione per quel che concerne i diritti reali immobiliari, dato che esiste una apposita dichiarazione di aggiornamento fornita appunto dal Catasto.

Esiste qualche limite a tal proposito? La dichiarazione più volte citata in precedenza non ha ragione di esistere nel caso in cui ci si trovi di fronte a porzioni di immobili (ad esempio, le aree urbane) e ai beni comuni non censibili (androni, scale, cortili e molto altro), per i quali la dichiarazione diventa obbligatoria soltanto quando è stato posto in essere un trasferimento autonomo da parte dei condomini.