Da alcuni mesi è stato introdotto un nuovo istituto di deflazione del contenzioso in materia fiscale, parliamo della mediazione tributaria. La mediazione consente di definire in maniera “bonaria” con l’agenzia delle entrate le liti fiscali che hanno un valore inferiore a 20 mila euro e per le quali si è già provveduto a tentare di chiudere le stesse attraverso l’accertamento con adesione.
Per verificare il buon esito del nuovo istituto si sono quindi tirate le somme alla data del 31 dicembre 2012. I dati vedono oltre 47 mila istanze presentate (per la precisione 47.740) e circa 23.300 sono state già esaminate. Di queste circa il 50 % per cento sono state già definite e cioè 11.658 istanze. Quelle rigettate sono state 6504 e cioè solo il 27 per cento circa del totale. Inoltre tra le istanze definite occorre aggiungere anche i provvedimenti di diniego per i quali non è prevista la costituzione in giudizio oltre che le istanze interessate da mediazione in corso.
Un ottimo risultato quindi per l’istituto deflattivo introdotto a partire dal 1° aprile 2012. Inoltre l’agenzia pensa anche di modificare leggermente l’istituto della mediazione – reclamo estendendolo anche alle cause che hanno un valore inferiore ai 50 mila euro. L’istituto, ricordiamo, viene comunque azionato da una istanza – reclamo presentata dal contribuente ai sensi dell’art. 17 bis del decreto legislativo n. 546/1992 per le cause che hanno un valore inferiore ai 20 mila euro. Nell’istanza occorrerà indicare le cause per le quali si richiede una revisione dell’atto e quindi preliminarmente si procederà a richiedere una autotutela parziale o totale. Il reclamo deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica dell’atto, pena l’inammissibilità dello stesso. Nel caso di rifiuto tacito per una richiesta di rimborso la domanda di reclamo dovrà essere presentata dopo i 90 giorni dai quali si è presentata domanda di rimborso.
I risultati della mediazione si evincono anche dalla riduzione delle cause presentate in commissione, circa il 30 % in meno per il 2011 e cioè 50 mila fascicoli in meno.