Milano: la no tax area per le imprese giovani

L’idea sembra interessante e potrebbe essere un volano strategico per lo sviluppo economico del nostro paese: secondo l’assessore del Comune di Milano, Cristina Tajani, sarebbe opportuno dar vita a una vera e propria no tax area in cui far fiorire e crescere le cosiddette “start-up”, vale a dire le aziende nuove di zecca del posto. Si tratta di un progetto che potrebbe ispirarne anche altri, tanto che lo stesso municipio meneghino si è rivolto direttamente al governo per presentare l’idea, con la volontà ben precisa di creare delle condizioni favorevoli e delle agevolazioni tributarie in favore di chiunque decida di avviare una nuova impresa nel territorio.

Un apposito fondo da ben dieci milioni di euro servirà a finanziare il tutto, come ha spiegato la stessa Tajani nel corso di Fondata sul Lavoro, il festival organizzato proprio dal comune milanese. Tra l’altro, vi sono delle occasioni normative che devono essere sfruttate al massimo, così da focalizzare l’attenzione sui cosiddetti incubatori. Lo scorso mese di maggio, inoltre, è stato approvato un Piano di Governo del Territorio, il quale ha posto l’accento sui servizi e sulle facilitazioni del caso. La richiesta espressa che è stata inviata all’esecutivo riguarda l’aggiunta di nuove agevolazioni, in modo da premiare le imprese più giovani.

Tutto è nato dalla constatazione che nell’ultimo triennio a Milano sono nate soprattutto aziende costituite da giovani che hanno meno di trentacinque anni. Questo mese di luglio, cominciato da appena due giorni, dovrebbe essere decisivo per il varo del decreto del governo proprio in merito alle start-up, il recepimento di quanto ipotizzato dal Comune di Milano. Uno dei principali coinvolgimenti sarà quello del Politecnico, senza dimenticare la Camera di Commercio e tutti quegli enti che possono fornire un sostegno concreto: la città lombarda si appresta così a rafforzare il suo ruolo di capitale economica del paese.