Il ministro Fazio illustra i vantaggi della tassa sul tabacco

Ci stanno provando in molti a rendere le sigarette meno gradite mediante una tassazione salata e mirata: se ne parla da diverso tempo, con le proposte più varie in merito ai possibili aumenti dei prezzi dei beni e polemiche a non finire sui ticket sanitari paventati nella recente manovra finanziaria. Ora, ci ha pensato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a far tornare d’attualità l’argomento. In effetti, il titolare del dicastero di via Ribotta ha parlato espressamente di una nuova tassa sul tabacco, con un gettito tributario che potrebbe ammontare anche a un miliardo di euro complessivi. Come funzionerebbe nello specifico questa imposta?

Secondo lo stesso Fazio non sono necessari emendamenti al testo in corso di approvazione, più che altro è urgente eliminare i ticket e il loro sistema iniquo. In realtà, seppure qualche cifra esista, i calcoli del ministero non sono terminati, ma si nutre grande ottimismo a livello di esecutivo nei confronti della tassa sul tabacco. Il ministro ha poi insistito su un altro argomento, vale a dire la sostenibilità di cui ha bisogno il sistema sanitario: in particolare, la manovra approntata nel corso del mese di luglio ha intaccato pensa temente l’intero settore ed è in questo senso che si pongono i problemi.

Nel 2013 e nel 2014, poi, i tagli dovrebbero ammontare a oltre sette miliardi di euro, dunque si può ben comprendere l’idea della tassa in questione in assenza di altre forme di finanziamento. Si tratta di cercare la compartecipazione più giusta e idonea per determinate tipologie di reddito, ma Fazio ha dalla sua parte anche i sindacati medici: ad esempio, l’Anaao-Assomed gli dà perfettamente ragione in questa battaglia fiscale, una vera e propria ancora di salvataggio per il sistema, mentre la Cgil ritiene giuste queste misure, ricordando però che il ministro ha fornito anche il proprio assenso alla manovra e, di conseguenza, ai ticket.