Un tema “caldo” della discussione politica degli ultimi tempi è sicuramente la lotta all’evasione fiscale. Il 2012 potrebbe passare alla storia se il ritmo dei provvedimenti è quello a cui ci siamo abituati negli ultimi mesi; dopo il blitz a Cortina e quello più recente ad Ancona è emerso quello che tutti sanno da anni ma di cui nessuno ha mai parlato e finalmente sembra che anche il Governo inizia a muoversi per garantire equità e correttezza da parte di una certa classe di cittadini.
I nuovi strumenti dell’amministrazione finanziaria consentono di creare delle liste “nere” più o meno gravi; con il decreto legge 16/2012 ad esempio è stata introdotta la possibilità di raccogliere i commercianti che per più volte sono stati colti in fallo sull’emissione degli scontrini, in modo da concentrare l’azione ed eseguire anche delle ricerche sul campo sui settori maggiormente soggetti all’evasione fiscale.
Inutile dire che tra i provvedimenti più efficaci abbiamo una lista di “sospetti” identificati cercando i proprietari di beni in leasing come auto di lusso o barche; l’iscrizione in questa lista non è grave come la precedente ma semplicemente questa fornisce una traccia per scovare chi effettivamente si può permettere certi beni e chi invece può per vie meno legali. Un’altro strumento molto potente fornito dal Governo per contrastare l’evasione fiscale riguarda il segreto bancario; la lista dei movimenti ed il tracciamento dei pagamenti risolve un grande problema anche se è necessario trovare il modo di gestire questa enorme mole di dati e dividerla per scaglioni (probabilmente sommando i movimenti trimestrali secondo voci) visto che si tratta di un database sconfinato.
►NUOVO BLITZ DELLA FINANZA A COURMAYEUR
►SPESOMETRO 2012 CONTRO L’EVASIONE FISCALE
Con un’evasione annua di 120 miliardi di euro (secondo le stime di Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate) è fondamentale lavorare in questo senso e, come si diceva qualche riga più sopra, il 2012 ha tutte le carte in regola per migliorare l’Italia e gli Italiani potendo successivamente alleviare la pressione fiscale sulla parte di popolazione in difficoltà.