Cambia lo scadenzario relativo alla compilazione del modello Eas: dopo vari incontri tra l’Agenzia delle Entrate e i rappresentanti del no profit, infatti, è stato deciso di spostare dal 30 ottobre al 15 dicembre il termine ultimo per la presentazione del documento fiscale. Gli accordi hanno riguardato, inoltre, la versione ridotta per determinate associazioni e il rafforzamento nella compilazione da parte degli uffici. Il modello Eas è destinato agli enti associativi di natura privata, i quali devono appunto comunicare i propri dati fiscali alle Entrate, in modo da beneficiare delle agevolazioni previste dalle legge, come ad esempio la non imponibilità dei corrispettivi. Il documento va inviato attraverso la modalità telematica alla stessa Agenzia, tramite un software gratuito. È solo in questa maniera che si può andare a verificare la corrispondenza dei requisiti dell’ente per la fruizione dei benefici sopracitati.
Lo spostamento della scadenza non è comunque l’unica novità in proposito. In effetti, le parti hanno anche deciso di studiare e migliorare il modello e le sue modalità con cui viene trasmesso. Gli incontri col terzo settore hanno portato a risultati importanti, come il rafforzamento dell’attività di assistenza per quel che riguarda la compilazione da parte degli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate, ma anche da parte dell’Agenzia per le Onlus e le varie associazioni di categoria coinvolte. In aggiunta, come già anticipato in precedenza, tutte quelle associazioni che sono regolarmente iscritte in particolari registri o che sono riconosciute dalla Pubblica Amministrazione avranno la possibilità di presentare una versione in forma ridotta e agevolata del modello Eas.
Per concludere, c’è da ricordare che è prevista per i prossimi giorni la pubblicazione, da parte delle Entrate, di un documento di prassi sull’argomento relativo agli enti associativi: questo documento provvederà sostanzialmente a precisare e illustrare quelle che sono le novità e gli altri punti da mettere in luce, tra cui, ad esempio, l’esclusione delle Onlus dalla presentazione del modello.