C’è più tempo a disposizione per inviare il modello Red Inps riguardanti i redditi dei pensionati: dalla prima data stabilita entro il 28 febbraio, si è deciso per la proroga al 31 maggio.
In Italia la concessione di prestazioni assistenziali e benefici economici sui trattamenti pensionistici, viene erogata solo dopo aver verificato l’importo dei redditi del titolare della prestazione, del coniuge e, in alcuni casi, anche dei figli, controlli effettuati dall’Inps. Il “bustone” contiene la documentazione relativa al trattamento pensionistico in godimento:
- il modello CUD;
- il modello per la richiesta di applicazione delle detrazioni d’imposta;
- le istruzioni per la dichiarazione dei redditi (mod. Red);
- la lettera di comunicazione della prima parte del PIN (se il pensionato non ne era ancora in possesso al momento dell’invio);
- i codici a barre da utilizzare per la gestione dei modelli inviati.
Una volta compilato il modello Red, questo può essere inviato ai CAF o ad altri soggetti abilitati come i consulenti tributari, il commercialista, il consulente del lavoro, i quali procederanno alla documentazione tramite il servizio di acquisizione online presente sul sito www.inps.it e utilizzando il codice PIN. E’ necessario utilizzare anche la lettera dell’ente pensionistico, il certificato di pensione, un documento d’identità, il codice fiscale e la tessera sanitaria propria e dei familiari.
Il modello Red va presentato solo se si è in possesso di redditi che non devono essere dichiarati al fisco e quindi bisogna indicare l’anno di reddito per la verifica del diritto e per la determinazione dell’importo di ciascuna prestazione che può essere differente. Nel modello Red Inps i pensionati devono indicare l’anno di reddito per la verifica del diritto e per la determinazione dell’importo di ciascuna prestazione che può essere differente, a seconda che si tratti di prima concessione.
La scadenza come accennato è stata prorogata al 31 maggio di quest’anno per agevolare le operazioni di trasmissione dei dati reddituali.