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Monte Titoli: due settimane per il pagamento degli utili

 Il prossimo 16 luglio rappresenterà un’altra data fondamentale per quei contribuenti che devono prestare attenzione alle scadenze fiscali: si tratta, infatti, del termine ultimo per il versamento dell’imposta sostitutiva relativa gli utili azionari e ai titoli che sono stati immessi presso Monte Titoli spa. L’adempimento in questione deve essere posto in essere dagli istituti di credito, dalle società di intermediazione mobiliare e da altri intermediari finanziari che si sono resi protagonisti di questo specifico deposito accentrato. Bisogna comunque comprendere nel dettaglio di cosa si sta parlando. Anzitutto, cos’è Monte Titoli esattamente?

Questa società per azioni fa parte integrante del gruppo London Stock Exchange e rappresenta il deposito centrale italiano dei titoli: le sue funzioni, quindi, si riferiscono soprattutto al regolamento di questi ultimi. Le sue prime attività, inoltre, sono cominciate verso la fine degli anni Settanta, dopo una espressa richiesta della Banca d’Italia: la sua funzione peculiare, comunque, è datata 1981, quando sono avvenute le immobilizzazioni dei titoli azionari appunto. Dal 2002 essa fa parte del gruppo Borsa Italiana e provvede anche alla dematerializzazione dei titoli che non sono più certificati su carta e che sono invece destinati a diventare delle registrazioni elettroniche. Tornando a discutere dell’ambito tributario, occorre aggiungere alcuni dettagli: in effetti, l’imposta in questione riguarda da vicino il conto unico del mese precedente, quindi il mese di giugno, su tali utili.

Il pagamento va posto in essere mediante le consuete modalità, visto che è sufficiente sfruttare la via telematica e usare il modello F24; l’alternativa è anch’essa quella classica, vale a dire gli intermediari abilitati, i quali utilizzano al contrario il modello F24 di tipo cumulativo (tale documento è previsto da una specifica legge, il Decreto 223 del 2006). Il codice tributo che deve essere inserito, infine, è il 1239, il quale reca proprio la denominazione di “Imposta sostitutiva su intermediazione premi e frutti di obbligazioni e titoli similari”.