Circa 150.000 persone hanno sfilato per Roma nella giornata di sabato in quella che è stata soprannominato come il “No Monti Day“, in riferimento alle politiche impopolari del primo ministro Mario Monti.
Vi hanno partecipato sindacalisti, partiti di sinistra, insegnanti, personale ospedaliero e altri lavoratori, organizzazioni non governative, artisti, membri del partito comunista d’Italia e singoli politici, tra cui il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
La manifestazione riportava uno striscione con la scritta “Insieme con gli europei che si ribellano – Cacciamo il governo Monti,” per esprimere solidarietà alle marce di protesta in altri paesi europei. Altri manifestanti portavano striscioni con slogan “Via Monti,” e “Tagli, solo tagli” per condannare le riforme strutturali imposte dal governo nel tentativo di scongiurare la crisi della zona euro.
‘Siamo qui contro Monti e la sua politica, la stessa politica, come in tutta Europa, che ha portato la Grecia in ginocchio e che sta distruggendo mezza Europa, le scuole pubbliche e l’assistenza sanitaria,’ ha dichiarato Giorgio Cremaschi, una delle figure dietro la protesta e uno dei sindacalisti più attivi.
La manifestazione ha interessato alcuni esponenti politici, tra cui Antonio Tommassini, presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato e l’ex ministro Girolamo Sirchia.
Quasi 20.000 dipendenti dell’ospedale, indossando i loro abiti bianchi hanno manifestato in un’altra parte di Roma contro i tagli al servizio sanitario nazionale.
Da quando ha sostituito Silvio Berlusconi nel novembre 2001, Monti, ex consigliere di Goldman Sachs ed ex commissario dell’Unione europea, ha imposto diversi aumenti delle tasse, tagli alla spesa del governo.
Il tasso di disoccupazione in Italia è attualmente al 10,7 per cento, il tasso più alto dall’inizio dal 2004.