Il cambio di rotta del Governo rispetto alla “tassa sul lusso” relativa alle imbarcazioni è una ventata di aria fresca per il comparto turistico, come le dichiarazioni di Cappellacci fanno intuire:
Il sistema turistico sardo e, in particolare, un comparto strategico come la nautica da diporto, può finalmente tirare un respiro di sollievo
Nel maxiemendamento approvato il primo Marzo in Senato ribalta la tassa sul lusso applicata variandola da una tassa sullo stazionamento ad una sul possesso. L’effetto positivo sul settore turistico è immediato; una tassa sullo stazionamento di barche avrebbe compromesso seriamente la stagione turistica e l’eventuale crisi di quest’ultima in un periodo così difficile avrebbe cambiato le sorti del Paese. La modifica elimina la tassa sullo stazionamento delle barche ed introduce invece quella sul possesso delle stesse, che vengono catalogate praticamente come un bene di lusso. Queste le parole dell’assessore al Turismo Luigi Crisponi:
Con la modifica della tassa di stazionamento sulle barche in tassa di possesso si allontana il rischio di un crollo del turismo nautico nei porti della Sardegna. Salutiamo con favore il passaggio dell’emendamento presentato dalla relatrice Vicari nell’ambito del ddl liberalizzazioni, che restituisce fiducia alla filiera della nautica da diporto e dei comparti a essa collegati (cantieristica, portualità, etc), senza trascurare il profilo della tutela dell’occupazione. Cade così definitivamente il rischio che armatori e appassionati proseguano nell’esodo iniziato da dicembre a oggi spostando le proprie imbarcazioni nei porti della Corsica, Slovenia, Croazia e Tunisia
A preoccupare i più scettici ora ci pensa Grillo che piuttosto che parlare di “possesso” di una barca chiarisce che è necessario cercare i “reali detentori” visto che come sappiamo i giri e gli escamotage all’italiana possono passare oltre ad una semplice tassa di possesso in molti modi. Aver salvato il turismo da’ comunque merito al Governo che ha ascoltato le critiche mosse e si è adeguato per il bene comune, ma ora l’attenzione si sposta sull’applicazione del provvedimento che ancora non è chiaro.
►TASSA SU BARCHE OLTRE 10 METRI CON LA MANOVRA MONTI