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Le nuove misure della Francia contro l’evasione fiscale

 In Francia si decide di fare sul serio per stroncare il fenomeno dell’evasione fiscale: il governo guidato da François Hollande ha infatti introdotto un nuovo disegno di legge che promette maggiore severità in tale ambito, oltre che nella lotta contro la criminalità economica e finanziaria (vedi anche Ministri Ue tentano di combattere l’evasione internazionale). Il pacchetto di misure è presto detto. Anzitutto, le sanzioni pecuniarie contro le frodi fiscali saranno aumentate e rese più salate, senza dimenticare i maggiori poteri di investigazione di cui potrà beneficiare l’amministrazione finanziaria transalpina.

D’altronde, gli ultimi numeri noti sull’evasione non lasciano spazio ad altre alternative. In effetti, lo Stato ha perso una cifra compresa tra i sessanta e gli ottanta miliardi di euro ogni anno a causa del problema in questione, tanto è vero che Bernard Cazeneuve, ministro del Bilancio, ha sottolineato l’unica utilità della trasparenza e del rispetto della legge. Ma come verranno inasprite esattamente le multe? Si tratta di sanzioni fino a sette anni di carcere nei casi più gravi di frodi fiscali, mentre l’importo da pagare salirà a due milioni di euro per i reati commessi dai gruppi organizzati o sfruttando enti stranieri come i trust.

Le nuove tecniche investigative destinate agli ispettori del Fisco consentiranno di condurre indagini speciali, in particolare per sorvegliare i sospetti: si parla anche delle competenze in materia di riciclaggio di denaro affidate alla polizia tributaria, visto che finora erano limitate alle indagini fiscali. In questa maniera, si spera di far intervenire con più efficacia chi di dovere, anche nell’ipotesi di coinvolgimento di stati esteri. Altre misure da ricordare sono quelle che riguardano la confisca dei beni criminali: l’intento di Parigi va nella direzione di un recupero più efficace di quei beni che sono detenuti in maniera illegale, dunque si può fare riferimento all’analisi dei contratti assicurativi sulla vita o di quelle proprietà che si trovano nella disponibilità del soggetto condannato.