La manovra finanziaria di questa estate è anche e soprattutto improntata al settore tributario: per il nostro paese si prospetta una riforma piuttosto corposa, in parte per quel che concerne le aliquote dell’Irpef. Che cosa accadrà di preciso? Nel dettaglio, come prevede lo schema fiscale voluto dallo stesso ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, gli scaglioni scenderanno di numero e diventeranno soltanto tre invece che cinque, in modo da introdurre delle percentuali ben precise. Il primo scaglione sarà quindi quello che prevede il 20% del reddito imponibile e poi si salirà ulteriormente, fino al 30% e al 40% per i successivi due.
Si tratta di ipotesi, visti anche i continui cambiamenti del governo al testo dei provvedimenti, ma l’attendibilità è molto alta; in effetti, si andranno a disciplinare tre livelli di reddito, vale a dire quello fino ai quindicimila euro dell’imponibile Irpef, quello oltre i quindicimila e fino ai 55mila euro e infine quello che va oltre i 55mila euro appena citati. Le attuali aliquote, invece, sono piuttosto variegate e prevedono anche altri limiti, tra cui quello dei 28mila e dei 75mila euro. Ma non è tutto da questo punto di vista. In effetti, bisogna anche ricordare che le modifiche in questione andranno a riguardare persino le detrazioni e le deduzioni: come è noto, si punta soprattutto a ridurre i vari bonus, senza far troppa differenza tra i diversi contribuenti.
Qualche dubbio in più permane invece in relazione alla tempistica di applicazione di tutto quello che è stato appena elencato. Nello specifico, si parla del 2012 come l’anno più probabile, ma non è escluso che si possano attendere il 2013 e il 2014, al fine di avere più tempo per adeguarsi in tal senso. I principali benefici, comunque, dovrebbero andare ai redditi più alti, per i quali subentrerebbero degli sgravi abbastanza importanti, addirittura di importo superiore ai cinquemila euro.
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