La due giorni a cavallo tra questo mese e quello di giugno è attesa da molti come una delle più importanti dal punto di vista della trasparenza fiscale. Il 31 maggio e il 1° giugno prossimi sono infatti i due giorni che sono stati scelti come cardini del Global Forum che si terrà alle Bermuda: si tratta della terza edizione di questo evento così importante promosso dall’Ocse, la quale ha scelto non a caso il piccolo arcipelago dell’Atlantico, un tipico paradiso fiscale. La capitale Hamilton vedrà dunque discutere della trasparenza in fatto di tasse e imposte e del relativo scambio di informazioni a fini tributari. In particolare, bisognerà fare il punto sulla situazione attuale della lotta all’evasione, un tema molto caro all’organizzazione parigina, intenzionata anche a coinvolgere in maniera più diretta i paesi in via di sviluppo. Tra l’altro, il Global Forum ha ottenuto un successo dopo l’altro negli ultimi anni, con nuove adesioni che confermano la volontà degli stati di migliorare le condizioni del fisco.
Sono ben centouno le nazioni che fanno capo all’organismo, comprendendo anche territori e giurisdizioni: si tratta di un numero imponente, tanto che il G20 punta molto su meeting come questi per sviluppare gli standard internazionali. L’ultimo incontro si era tenuto due anni fa a Singapore e si è quindi deciso di aggiornare le discussioni. Al giorno d’oggi non tutti sono in grado di applicare correttamente la disciplina fiscale più adeguata, viste le numerose difficoltà: gli ostacoli possono comunque essere superati mediante alcuni accorgimenti, alcuni dei quali dovranno essere esaminati dallo stesso forum.
Un esempio su tutti è fornito dai cosiddetti Peer Review Reports: questi rapporti analizzano il giudizio dei pari e vanno a configurarsi come degli esami-paese. I paesi coinvolti nell’implementazione sono molti, tra cui anche l’Italia, l’Ungheria, la Nuova Zelanda e perfino l’Isola di Man, la cui economia è retta proprio dalle banche offshore.