C’è un’importante novità dal punto di vista fiscale per quel che riguarda i Paesi Bassi: in effetti, è pronto un progetto di legge che prevede l’introduzione di una nuova tassa per l’uso, ma non il possesso, dell’automobile. In particolare, il governo olandese è pronto a creare un’imposta che verrà calcolata sui chilometri che sono stati percorsi sul territorio nazionale dal contribuente: in questo modo, dunque, si è provveduto a modificare quella che è la cosiddetta “prospettiva di tassazione”. In precedenza, il criterio di riferimento era il possesso del veicolo. Il nuovo tributo per ogni chilometro percorso potrà partire da una base media di tre centesimi di euro nel 2012 e subirà un incremento progressivo negli anni a seguire, nello specifico 0,5 centesimi in più nel 2013, altri 0,5 nel 2014, 0,6 nel 2015, 0,7 nel 2016 e, infine 0,8 nel 2017, seguendo una rigida tabella di marcia.
Si tratta di una innovazione che guarda anche all’ambiente, visto che l’ammontare della base imponibile per ogni guidatore olandese dipenderà essenzialmente dalle emissioni di anidride carbonica che verranno prodotte; per veicoli diversi, invece, come ad esempio i furgoni, i camion e i taxi, sarà determinata una tariffa base. Escluse dalla tassazione saranno poi le vecchie automobili che sono state costruite prima del 1987. Questo sistema di tassazione beneficerà dell’utilizzo del navigatore satellitare, il quale verrà impiantato in ogni veicolo e andrà a segnare il numero preciso di chilometri e il tempo di guida.
Tali informazioni rispetteranno comunque in pieno la privacy degli automobilisti. L’innovazione è già stata ribattezzata come “bollo chilometrico”: secondo alcune ricerche, una tassa di questo tipo è in grado di far diminuire gli ingorghi stradali, le vittime di incidenti automobilistici e di incentivare la mobilità sostenibile. La previsione ambientale parla in questo caso di una riduzione del 10% delle emissioni di Co2 e di altri gas inquinanti.