Mancano pochi giorni al versamento del diritto camerale da parte di imprese collettive e individuali e società tra professionisti, le quali devono ottemperare a questo obbligo entro e non oltre il 17 giugno, in quanto il 16 cade di domenica.
Il diritto camerale va pagato alla camera di commercio da ogni soggetto iscritto o annotato al Registro delle Imprese ed al REA, dalle società che risultano in liquidazione e dalle imprese che non hanno effettuato la cancellazione dal Registro delle Imprese. Inoltre devono versare questo tributo le imprese che al 1° gennaio di ogni anno risultano iscritte o annotate nel registro delle imprese.
Tra le novità fiscali per le imprese nel 2013, il Ministero dello sviluppo economico ha deciso che gli importi sono gli stessi del 2012; ci sono due misure di applicazione del diritto camerale: una misura standard per le imprese iscritte o annotate nella sezione speciale, per le imprese individuali iscritte nella sezione ordinaria e per i soggetti REA. Anche le società tra professionisti pagano 200 euro di canone fisso. Mentre si deve andare a vedere la base imponibile individuata dal fatturato, per tutte le altre imprese.
Non devono invece versare il contributo:
- le imprese in fallimento o liquidazione coatta amministrativa;
- le imprese individuali cessate entro il 31 dicembre 2012;
- le società di persone con atto di scioglimento senza messa in liquidazione effettuato entro il 31 dicembre 2012
La misura esatta viene quantificata attraverso un decreto interministeriale e quando si avvicina la scadenza, le camere provvedono a inviare alle imprese una comunicazione con gli importi e le modalità di versamento.
Il versamento avviene tramite il modello F24 telematico. Se si paga in ritardo, le sanzioni previste vanno dal 10 al 100 per cento del totale del diritto dovuto, secondo le disposizioni legislative attualmente vigenti.
1 commento su “Pagamento diritto camerale”
I commenti sono chiusi.