Tasse introdotte nel decreto sulle semplificazioni fiscali

 L’aumento della pressione fiscale in Italia costringe a rivedere i conti nelle famiglie più numerose e con reddito più basso, ma visto che ci troviamo in tempi di crisi è quasi d’obbligo accettare (quasi) tutto quello che viene proposto, visto che le casse dello Stato necessitano di una revisione totale dopo anni di politiche sbagliate che ci sono quasi costate un default (non ancora del tutto scongiurato).

Con il decreto sulle semplificazioni fiscali si arriva a mettere mano anche ai conti deposito; questi sono generalmente di due tipi (liberi o vincolati) e rappresentano una semplicissima forma di investimento. La novità del Governo è in sostanza volta ad eliminare il tetto massimo dell’imposta sul conto deposito che ora è ferma a 1200 euro; ad esserne colpiti ovviamente sono i capitali più grandi che fino a questo momento beneficiavano di un tetto piuttosto ridotto.

Durata dell’indennità di disoccupazione

 Prima di comprendere quanto dura effettivamente l’indennità di disoccupazione nel nostro paese, bisogna capire a chi spetta e a chi no: anzitutto c’è da dire che essa spetta a quei lavoratori che si sono assicurati contro lo stato di disoccupazione involontaria e che hanno dovuto concludere il loro rapporto di lavoro a causa di motivi che non si possono ricollegare alla loro stessa volontà. Gli esempi classici sono diversi, ma si possono citare, tra gli altri, quelli dei lavoratori assunti a tempo indeterminato e determinato, gli extracomunitari con un permesso di soggiorno di tipo non stagionale e i licenziati dopo un periodo di lavoro effettuato con il contratto di inserimento.

Un nuovo codice tributo per le società editoriali

 La risoluzione odierna che è stata resa nota dalla nostra amministrazione finanziaria, la 31/E per la precisione, ha introdotto una novità fondamentale per tutte quelle imprese che sono attive nel campo editoriale nel nostro paese: in effetti, anche queste ultime hanno l’obbligo di utilizzare il consueto modello F24, un documento che offre la possibilità di sfruttare un credito d’imposta in compensazione. Ebbene, c’è un apposito codice tributo in questo senso, il 6837, il quale renderà più semplice per queste società acquisire la carta utile per stampare libri, giornali e periodici, il tipico servizio che sono solite mettere a disposizione.

Categorie F24

Yacht ed evasione fiscale, 286 casi

 Controlli “a tappeto” sul territorio italiano per l’evasione fiscale; dopo che il Governo si è fatto carico tramite le parole di Passera di effettuare una stretta sotto questo punto di vista, le Fiamme Gialle arrivano finalmente ad indagare direttamente su un classico “all’italiana”; i beni di lusso che non ci si può permettere.

Come è possibile che senza avere i soldi necessari si possiedono beni di incredibile valore? Ville, terreni, auto di lusso e, ovviamente, lussuose barche. Solitamente queste vengono prese in leasing da aziende che evadono gran parte delle tasse e si arriva a casi limite in cui i soldi per pagare certi beni non sono mai entrati ma, evidentemente, sono usciti. Le contraddizioni in questo senso attirano l’attenzione della Guardia di Finanza, che negli ultimi giorni ha esaminato oltre 700 yacht in Puglia, evidenziando 286 casi sospetti (circa il 40% dei casi in esame).

Cooperative e servizi sanitari: l’esenzione dell’Iva

 La risoluzione odierna dell’Agenzia delle Entrate si è rivolta direttamente a quelle società cooperative che sono solite svolgere delle attività legate al settore sanitario: nel caso in cui queste ultime non dovessero beneficiare dell’associazione da parte del consorzio, allora possono mantenere intatta la possibilità di accedere al regime relativo all’esenzione dell’Imposta sul Valore Aggiunto per i loro servizi. Il documento in questione (si tratta della circolare 30/E per la precisione) ha apportato dunque dei chiarimenti molto importanti da questo punto di vista. La prassi prevede che le prestazioni di servizi che sono poste in essere da consorzi nei confronti dei soci godono di tale agevolazione tributaria.

Categorie IVA

Maradona deve solo 2 milioni di euro al fisco italiano

 Dopo le parole di Passera spese sull’evasione fiscale, il caso “Maradona” ci riporta alla dura e triste realtà; in Italia il 99% delle parole spese sono e restano chiacchiere. Solo la scorsa settimana questo era il clima quasi di “sfida” lanciato dal Ministro per lo Sviluppo Economico:

 E’ un tema che va risolto una situazione da aggiustare. Gli ultimi dati dicono che ci devono essere piu’ controllo e migliori norme, ma alla fine ci deve essere sanzione sociale. Certamente non puo’ essere piu’ considerata furbizia non pagare le tasse, non puo’ essere considerato accettabile che chi ha uno stile di vita di buon livello non abbia poi una sua quota di partecipazione agli oneri pubblici, non deve essere tollerato che chi puo’ contribuire in maniera adeguata non lo faccia

In sostanza la posizione di Passera si era dimostrata estremamente dura sia sotto il punto di vista delle sanzioni, sia sotto il punto di vista delle ripercussioni sulle persone che evadevano le tasse. Il danno causato in effetti ricade su un’intera nazione ed è giusto sotto un certo punto di vista “far pagare” chi sbaglia o chi vuole fare il furbo a spese di tutti.

A Taiwan una tassa sull’inquinamento da luce

 Taiwan è celebre anche e soprattutto per la sua vita notturna, per la movida e le tantissime luci che caratterizzano le ore piccole: molto probabilmente, però, questa situazione dovrà presto cambiare, visto che si è compreso che una simile forma di illuminazione non è altro che un inquinamento bello e buono. Il provvedimento in questione riguarda Taipei, la capitale dell’isola asiatica, alle prese con una misura fiscale che fa comunque già discutere. La decisione è giunta direttamente dalla municipalità locale, intenzionata a varare un testo normativo ben preciso e che sia in grado di ottenere una minore intensità di luce per quel che concerne i manifesti pubblicitari e le varie schermate che si possono trovare in qualsiasi palazzo della città a cui si sta facendo riferimento.

Evasione fiscale in Italia, ecco i dati

 Sorpresa nelle dichiarazioni dei redditi degli Italiani; uno su due guadagna meno di 15000 euro con una contraddizione incredibile tra quanto viene dichiarato dagli imprenditori rispetto ai dipendenti, con questi ultimi che superano i primi (secondo i dati).

Il 93.2% delle imposte è versato da pensionati e lavoratori ed il 14% dei contribuenti paga il 53% delle imposte. I “ricchi” praticamente non esistono (sono veramente pochi, per essere un Paese così benestante…) e gli imprenditori teoricamente sono sul lastrico. Inutile dire cosa emerge da questi dati; l’Italia è il paese dei furbi.

I premi Inail del 2012 diventano più cari

 I premi assicurativi che fanno riferimento all’Inail (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) sono decisamente aumentati: il 2012 rischia di essere più caro da questo punto di vista, dato che i limiti relativi all’imponibilità hanno subito una rivalutazione di 2,7 punti percentuali, una conseguenza diretta dell’ultimo tasso Istat. Questo vuol dire che l’importo minimo previsto per ogni singola giornata è salito fino a 45,70 euro, mentre lo scorso anno era decisamente più basso (44,49 euro per la precisione). Ogni informazione a tal proposito è contenuta in un’apposita circolare dell’Inail stessa, un documento che si è reso necessario per far conoscere quali sono i nuovi valori, tutti distinti per il tipo di comparto e per il premio da assegnare.

Nel Lazio il record di imposte locali

 Il Lazio si è meritato una palma di cui francamente avrebbe fatto volentieri a meno: si tratta infatti della regione italiana che può vantare il record più alto per quel che riguarda il prelievo fiscale di stampo locale. Questo primo posto è stato raggiunto grazie a una media di 440 euro di imposte locali a carico di ogni singolo contribuente, un dato che proviene direttamente dal Tesoro, il quale ha cercato di capire come potevano essere tradotte le elaborazioni dell’Agenzia delle Entrate in merito al 2010 come periodo d’imposta. L’aliquota in questione, vale a dire quella che ha fatto conquistare tale record, era pari due anni fa a 1,7 punti percentuali, con un incremento dello 0,30% rispetto all’anno precedente.

Passera contro l’evasione fiscale

 Passera si scatena contro l’evasione fiscale. Il Ministro per lo Sviluppo Economico non si risparmia ed attacca duramente chi non adempie ai propri doveri di buon cittadino:

E’ un tema che va risolto una situazione da aggiustare. Gli ultimi dati dicono che ci devono essere piu’ controllo e migliori norme, ma alla fine ci deve essere sanzione sociale. Certamente non puo’ essere piu’ considerata furbizia non pagare le tasse, non puo’ essere considerato accettabile che chi ha uno stile di vita di buon livello non abbia poi una sua quota di partecipazione agli oneri pubblici, non deve essere tollerato che chi puo’ contribuire in maniera adeguata non lo faccia

Riforma del lavoro del Governo Monti

 La discussione del Governo, dopo le Manovre Finanziarie che hanno “salvato” l’Italia e ridotto lo spread arrivando praticamente a dimezzarlo, si incentra sulle riforme necessarie al mondo del lavoro. L’ipotesi che l’Italia possa riprendersi senza mettere mano alla disastrosa situazione dei lavoratori italiani è fuori discussione; è necessario rivedere profondamente il legame tra datore di lavoro e dipendente perchè le soluzioni di oggi non sono più sostenibili come in passato.

Al Governo toccheranno decisioni difficili e coraggiose, che non piaceranno a nessuno; è tuttavia necessario adeguare il mercato del lavoro ma sopratutto l’accesso al credito, sia per le imprese che per i nuovi lavoratori “precari a vita“.

Ad Ascoli Piceno si discute di tassa di soggiorno

 Anche la provincia di Ascoli Piceno è in fermento per la tanto discussa tassa di soggiorno: secondo quanto affermato e sostenuto da tempo dalla Federalberghi e dalla sezione locale della Confcommercio, non si può essere d’accordo con questa scelta tributaria, anche perché non è ancora sicuro che il gettito ottenuto in questa maniera possa poi essere sfruttato per un opportuno reinvestimento nel settore turistico. La perdita di clientela è il rischio che da queste parti si teme maggiormente, con le varie strutture ricettive che verrebbero senza dubbio penalizzate.