Intesa Sanpaolo accetterebbe una Tobin tax su rendite finanziarie

 La pressione fiscale in Italia è aumentata in un solo anno (i dati si riferiscono al 2009) passando dal 42,9 al 43,2 (in rapporto fra pressione delle tasse e dei contributi e prodotto interno lordo) e secondo gli ultimi dati Istat hanno portato il Belpaese dal 7° al 5° posto nella classifica delle nazioni con le peggiori statistiche nei conti pubblici e della pressione fiscale. Pressione fiscale alle stelle e conti pubblici poco allineati per lo stato italiano, tuttavia, secondo Corrado Passera di Intesa Sanpaolo, c’è ancora lo spazio per ritoccare le tasse sulle rendite finanziarie, una sorta di Tobin tax (dal nome del premio Nobel per l’economia James Tobin, che la propose nel 1972, è una tassa che prevede di colpire, in maniera modica, tutte le transazioni sui mercati valutari per renderli più stabili) per rimediare agli eccessi della speculazione. Corrado Passera chiede però che il balzello sia minimo e quindi non crei disagi, non distorca il mercato e sia applicato a tutte le transazioni ed erga omnes.

Evasione fiscale: Parma, vacanze in yacht a spese dell’Erario

 S’era fatto bene i conti nel parmense, a spese dello Stato, un contribuente che andava in vacanza in yacht, intestato alla società di cui era l’unico legale rappresentate e socio, scaricandosi “tranquillamente” le spese. A darne notizia è la Direzione regionale delle Entrate dell’Emilia-Romagna che ha scovato l’evasione ed ha recuperato 300 mila euro. Nel dettaglio, il contribuente andava in vacanza a spese dello Stato grazie a due yacht in leasing intestati ad una società operante in prevalenza nel comparto della mediazione immobiliare, ma che poteva altresì operare, tra i rami di attività, anche in quello del noleggio di trasporto marittimo; con la conseguenza che negli anni tra il 2004 ed il 2006 la società aveva stipulato dei leasing per due yacht che, come emerso dai controlli, servivano per far andare in vacanza il socio unico dell’impresa. L’Agenzia delle Entrate, facendo presenti al contribuente i rilievi emersi, ha così incassato 301 mila euro a seguito dell’accertamento con adesione.

Rogito notarile informatico: sì definitivo dal CdM

 Il rogito notarile, uno dei documento notarili più importanti, soprattutto in ambito immobiliare, potrà beneficiare a partire da quest’anno di una interessante novità: in effetti, il governo italiano ha provveduto ad approvare in via definitiva nel corso dell’ultima settimana un nuovo decreto legislativo che dovrebbe modernizzare le norme relative agli atti pubblici informatici da parte di un notaio. Di cosa si tratta esattamente? Le innovazioni in questione si riferiscono, in particolare, agli atti informatici che devono essere utilizzati per l’acquisto di un’abitazione, ma anche quando si deve accendere un mutuo o dar vita a una nuova società. Ovviamente, bisogna precisarlo, l’atto in forma pubblica e redatto semplicemente su carta non scomparirà, ma chi ha la necessità di usufruire di un rogito potrà decidere quale modalità si addice maggiormente alle proprie esigenze.

 

Giochi online: ecco i nuovi codici tributo per il modello F24

 La passione per i giochi online e a distanza è divenuta sempre più una realtà concreta e in espansione: dunque, non ci si deve sorprendere se anche l’Agenzia delle Entrate deve adeguarsi a questa moda con degli appositi provvedimenti, volti ovviamente a disciplinare dal punto di vista fiscale le vincite in denaro collegate a questi stessi giochi. Come è noto, il documento tributario da utilizzare è il modello F24-Accise e in questo caso la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a pubblicare la risoluzione 59/E proprio nel corso della giornata di ieri; in base a quanto emerge da tale testo, sono stati istituiti sei nuovi codici tributo da indicare appunto nel modello ai fini del versamento dell’imposta unica del 3%. I giochi presi in esame dal Fisco sono quelli a distanza e in cui conta molto di più l’abilità dei soggetti piuttosto che la fortuna. Tra l’altro, questa casistica è prevista, nello specifico, da una norma, il decreto legge 223 del 2006 (recante “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonche’ interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale”) che ne ha fissato appunto la disciplina fiscale.

Istat pressione fiscale: Italia al quinto posto in Ue

 Nel 2009 l’Italia ha registrato un aumento della pressione fiscale sul Pil del 43,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il quinto posto in Europa. La pressione fiscale è un indicatore medio, non misura quindi la se esiste una variazione del livello di tassazione all’interno della popolazione, puo’ quindi verificarsi che all’interno di un Paese alcune categorie di contribuenti possano avere un livello di tassazione molto superiore a quello rilevato. L’Italia registra un aumento della pressione fiscale su Pil, raggiungendo il quinto posto in Europa, risulta dai dati diffusi oggi dall’Istat sui conti pubblici sul 2009.

Pagare le tasse utilizzando il software F24 on line

 Siamo entrati nel vivo con il modello Unico 2010 visto che entro il prossimo 6 luglio 2010 scade il termine per il pagamento delle imposte senza maggiorazioni. E’ tempo quindi di predisporre l’F24 e, di conseguenza, occorre fare attenzione a non commettere errori; ebbene, al riguardo l’Agenzia delle Entrate in vista dell’appuntamento ha ricordato ai contribuenti come sia possibile cancellare i dubbi sul modello F24 utilizzando “F24 on line”, il software gratuito messo a disposizione dall’Amministrazione finanziaria dello Stato che è semplice da usare e che si compila in pochi minuti per poi stamparlo e pagare evitando gli errori molti dei quali sono “classici” come quelli relativi agli errori sui codici tributo e/o sulla corretta indicazione del codice fiscale o della partita IVA. L’Agenzia delle Entrate in data odierna, lunedì 28 giugno 2010, ha emesso una nota ufficiale fornendo consigli utili sulla compilazione del modello Unico 2010 Persone Fisiche al fine di sfuggire allo stress post dichiarazione quando alcuni contribuenti si accorgono di aver commesso degli errori.

Tabacco grezzo: niente accisa d’importazione per la Corte Ue

 Il tabacco grezzo e il suo trattamento fiscale sono stati gli elementi al centro di una delle ultime sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea: in particolare, i giudici sono intervenuti in merito alla riscossione fiscale dei diritti doganali, partendo come base da una controversia che aveva visto coinvolte Germania e Francia e l’accisa sul prodotto al momento della sua spedizione. Che cosa era successo esattamente? In pratica, un’azienda aveva importato in territorio tedesco il tabacco proveniente da altri paesi in modo da provvedere poi alla lavorazione e alla successiva trasformazione: a questo punto, però, è intervenuto il Fisco teutonico, il quale ha espressamente richiesto il versamento fiscale dell’accisa relativa proprio al tabacco, anche perché la società non era riuscita a dimostrare la provenienza del deposito tributario. Dunque, la stessa azienda ha deciso di presentare ricorso al tribunale finanziario di Monaco di Baviera, il quale ha verificato la corretta applicazione della direttiva comunitaria 12 del 1992, in base alla quale la circolazione di beni nell’Ue può avvenire anche senza documento di accompagnamento.

 

Incontro Fisco-commercialisti: ecco i principali temi affrontati

 La circolare 38/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare qualche giorno fa (nello specifico il 23 giugno) ha approfondito in maniera esauriente tutti gli argomenti e le questioni che sono state dibattute nel corso dell’incontro che ha visto coinvolti commercialisti e esperti contabili a inizio mese; in particolare, gli appartenenti agli ordini in questione si sono confrontati sulle ultime innovazioni messe in campo in relazione al modello Unico 2010. I temi di questo stesso incontro sono stati davvero molti e, solo per fare qualche esempio, si possono citare le varie tipologie di oneri finanziari e il relativo trattamento fiscale degli interessi, lo scudo fiscale, la compilazione del quadro FC di Unico Persone Fisiche, gli aiuti di Stato, l’applicazione dell’Irpef al lavoro autonomo e gli studi di settore. Tra le pronunce più importanti vi sono, senza dubbio, quelle sul regime ordinario degli studi di settore per quel che concerne i cosiddetti “contribuenti minimi” e l’indeducibilità ai fini dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap) sui leasing di tipo immobiliare.

 

Usa-Ue: pronto il progetto comune su commesse e ricavi

 Sono giunte delle novità davvero di rilievo dall’ultima pubblicazione dell’Exposure Draft, il documento redatto nel corso di questa settimana dallo Iasb (International Accounting Standards Board): l’operazione è avvenuta anche grazie alla collaborazione del Fasb e fa parte integrante del progetto che prevede la convergenza tra i principi contabili Ias e gli statunitensi Gaap. Gli ambiti su cui ci si è soffermati in questo caso sono stati, nello specifico, quello dei lavori su ordinazione (le cosiddette commesse) e i ricavi. A questo punto vi saranno altri quattro mesi di tempo per i relativi commenti alla bozza in questione, per poter poi arrivare finalmente al programma contabile definitivo entro il 2011. Ma procediamo per ordine: cosa c’è da dire in merito ai ricavi? In pratica, le società avranno l’obbligo di dare rilevanza a questa voce e a quelle che deriveranno dalla cessione di beni o dalla prestazione dei servizi, anche se l’ammontare preciso non è ancora noto.

 

Tasse: pressione fiscale più elevata in Lombardia

 In Italia, quando si parla di tasse e di pressione fiscale, sono i contribuenti lombardi quelli ad essere più tartassati. A rivelarlo è uno studio della Cgia di Mestre che al riguardo ha effettuato un confronto su scala regionale sul gettito fiscale derivate dalle tasse versate dall’intera platea dei contribuenti, siano essi imprese, pensionati, lavoratori dipendenti o lavoratori autonomi. Analizzando le 20 Regioni italiane, e prendendo a riferimento gli ultimi dati ufficiali e consolidati, relativi all’anno 2007, l’Associazione degli artigiani mestrina ha rilevato come i contribuenti lombardi versino ogni anno in media sia allo Stato centrale, sia ai governi locali, un ammontare complessivo di tasse pari a ben 12.456 euro, corrispondenti ad una media di 1038 euro al mese. Al secondo ed al terzo posto di questa speciale classifica dei contribuenti più tartassati ci sono poi la Valle d’Aosta, dove si pagano in media ben 11.708 euro di tasse, e poi l’Emilia-Romagna con 10716 euro. Al quarto, al quinto ed al sesto posto ci sono poi il Trentino Alto Adige, il Piemonte ed il Veneto con, rispettivamente, 9.854 euro pro-capite, 9.784 euro e 9.507 euro.

G8: accordo su tassa banche ancora inconcluso

 Se n’è discusso tanto in questi giorni e ancora se ne parlerà, ma finora sembra che i Grandi 8 non siano ancora giunti a una conclusione. Tra i membri non c’è ancora alcun accordo a proposito di una tassa comune sulle banche, lo rivela la delegazione del Canada, che ha la presidenza di turno del G8, tuttavia sembra che almeno un punto sia chiaro: ogni Paese è libero di imporre in autonomia eventuali nuove tasse sul suo sistema creditizio. La proposta di una tassa mirava a far contribuire le banche stesse ai costi derivanti dai rischi creati sull’economia globale ed era appoggiata soprattutto da Francia, Germania e Gran Bretagna.

Condono e scudo fiscale: grandi evasori più ricchi

 E’ giusto andare avanti nel nostro Paese a colpi di condoni e di scudi fiscali? Ebbene, secondo il Presidente di Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, quella dei condoni e degli scudi è una stagione che nel nostro Paese occorre chiudere al più presto visto che in questo modo altro non si fa che arricchire i grandi evasori. Il Presidente dell’Associazione sottolinea inoltre come quello dell’evasione fiscale sia diventato nel nostro Paese, purtroppp, lo sport più praticato dagli italiani. E allora, come sovvertire questa situazione critica? Ebbene, secondo Vittorio Carlomagno occorre innanzitutto rendere la tassazione meno opprimente abbassandola di cinque punti percentuale; dopodiché occorre anche tagliare gli sprechi di denaro pubblico, migliorare la qualità dei servizi resi dalle Amministrazioni Pubbliche, ed istituire dei premi/incentivi a favore del personale dell’Amministrazione finanziaria dello Stato ogni volta che grazie al loro operato le grandi imprese vengono pizzicate ad evadere il Fisco.

Veneto: 1,3 miliardi sottratti al Fisco recuperati

 L’economia italiana è fuori dalla recessione, lo conferma il rapporto redatto dal Centro Studi di Confindustria. Ma i dubbi, nonostante il rapporto, continuano ad aleggiare. L’economia sommersa stenta a salire in superficie: I dati sull’evasione fiscale in Italia sono impressionanti’, ha sottolineato il presidente di Confindustria e sostiene che i proventi della lotta all’evasione devono andare ad abbassare le tasse e non a coprire i buchi nei conti pubblici. Il Veneto inizia a fare i conti con la lotta all’evasione: la Guardia di finanza nei primi mesi del 2010, ha ottenuto risultati notevoli in confronto agli anni  passati. I dati veneti, divulgati precisamente alla cerimonia per il 236esimo anniversario della fondazione del corpo della Finanza, rilevano che da gennaio a maggio è emersa l’evasione di oltre 270 milioni di Iva (411 violazioni, +21,5% rispetto al 2009), 1,3 miliardi di mancata dichiarazione dei redditi da sottoporre a tassazione. Gli evasori in totale sono stati 338 evasori totali.

Sisma Abruzzo: i versamenti fiscali rimangono sospesi

 Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, e Antonio Mastrapasqua, numero uno dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps), si sono resi protagonisti di un comunicato congiunto con importanti novità dal punto di vista degli adempimenti fiscali: in effetti, in seguito all’approvazione del Governo di un emendamento che è stato apposto al decreto legge 78 del 2010 (si tratta, come è noto, delle “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”) e che si riferisce, nello specifico, alla data di decorrenza del recupero delle riscossioni arretrate nelle zone che sono state colpite dal terremoto di un anno fa in Abruzzo, il versamento fiscale in questione che non è stato ancora portato a compimento può beneficiare di un’ulteriore sospensione, visto che bisogna attendere la conversione vera e propria in legge dello stesso decreto. Che cosa dice di preciso il decreto?