In Toscana l’Agenzia delle Entrate ha messo a segno un nuovo “colpo” in materia di lotta all’evasione fiscale andando a scovare ben quattro milioni di redditi non dichiarati e legati, dal 2005 al 2009, ad un’attività Web nel settore degli affitti immobiliari. Nel dettaglio, a carico di una persona fisica residente nella Provincia di Siena, la Direzione provinciale delle Entrate di Siena ha scovato i quattro milioni di redditi evasi a partire dalla segnalazione relativa ad un sito Internet che si faceva letteralmente scudo, al fine di evadere, di una società straniera avente la sede nel Liechtenstein. Sul portale Web di affitti immobiliari venivano indicati i recapiti che facevano risalire alla persona fisica nella Provincia di Siena, ma per i pagamenti doveva essere effettuato il bonifico su un conto corrente di una banca del Liechtenstein. L’attività, dal 2005 al 2009, ha riguardato la proposta di affitti per case vacanza, anche di pregio, unitamente a case coloniche ristrutturate nei confronti di potenziali turisti ma anche agenzie di viaggio sia estere, sia italiane.
Lista nera Ocse: dal 1° luglio via alla comunicazione delle transazioni
Mancano soltanto cinque giorni dal momento in cui comincerà a essere effettivo l’obbligo di comunicazione di quelle transazioni che vedono coinvolti i clienti e i fornitori degli stati che figurano nella cosiddetta “black list” dell’Ocse (i paradisi fiscali più “tenaci” in questo senso): in effetti, dal prossimo 1° luglio, l’Agenzia delle Entrate dovrà ricevere i modelli telematici che sono stati predisposti mediante l’apposito provvedimento dello scorso 28 maggio. L’ambito di riferimento di questi adempimenti è molto vasto e riguarda sostanzialmente ogni operazione che è rilevante ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto e che è stata posta in essere da soggetti che risiedono, che hanno il domicilio o che si sono stabiliti in uno dei paesi sopracitati. I dubbi e le perplessità sono comunque ancora moltissimi. In pratica, l’obbligo in questione si riferisce alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi che hanno avuto qualche contatto con operatori appartenenti alla black list: gli elementi da indicare in questo senso sono diversi, tra cui il codice fiscale, l’importo delle operazioni (distinguendo tra quelle imponibili e quelle non imponibili), ma anche l’importo complessivo dell’imposta.
Entrate: a Modena scoperti oltre 40 milioni di euro nascosti
È l’Emilia Romagna la regione che ha indossato l’abito della protagonista principale dell’ultima vicenda di evasione ed elusione fiscale: per essere più precisi, l’Agenzia delle Entrate è riuscita a scoprire un giro illegale di affari che ha visto coinvolta la città di Modena con un gruppo multinazionale del settore meccanico. In effetti, le operazioni illecite avevano portato a nascondere alla nostra amministrazione finanziaria una cifra superiore ai 40 milioni di euro, dato che l’azienda era in contatto con un numero piuttosto alto di società estere, un chiaro segnale di evasione. Che cosa accadeva nello specifico? La società coinvolta dall’indagine aveva provveduto a diminuire in maniera sensibile i propri ricavi, soprattutto attraverso la cessione di prodotti finiti a prezzi ben inferiori a quelli che invece venivano praticati sul mercato. In questo caso, la diminuzione si è avvicinata anche ai sette milioni, denaro poi risparmiato nell’interesse di altre compagnie presenti in paesi come la Germania, l’India e parte dell’America Latina.
Cinque per mille 2010: invio dichiarazione sostitutiva in scadenza
Scade mercoledì prossimo, 30 giugno 2010, per gli iscritti agli elenchi del cinque per mille di quest’anno, il termine per l’invio della dichiarazione sostitutiva. A ricordarlo con una nota ufficiale è l’Agenzia delle Entrate nel far presente come gli enti del volontariato, ai fini dell’attestazione inerente il possesso dei requisiti per l’accesso al beneficio, debbano inviare la dichiarazione sostitutiva su modello conforme a cura e firma del legale rappresentante; la dichiarazione, nello specifico, deve essere inviata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, unitamente ad una copia di un documento di riconoscimento in corso di validità, alla Direzione regionale delle Entrate competente per territorio.
Marcegaglia: tassa banche la pagherebbero i clienti
Emma Marcegaglia non ha fatto attendere la sua opinione e alla tassa sugli intermediari finanziari risponde con un secco no. Barnier, il commissario dell’Unione Europea per il mercato interno e i servizi finanziari, ha illustrato l’idea del «fondo pagato dalle banche per le banche» per evitare che gli oneri delle crisi bancarie in futuro ricadano solo sui contribuenti. E mentre il ministro Tremonti si augura una maggiore flessibilita’ da Paese a Paese, a proposito della tassa Ue sulle banche, la presidente di Confindustria, ha ribadito oggi a Bruxelles la sua contrarietà alla raccomandazione del Consiglio europeo, di attivare, in tutti gli Stati membri una tassa sulle banche per farle contribuire ai costi della crisi. Rimane quindi ferma l’opposizione di Confindustria a una tassa sulle banche per creare un fondo anti-crisi Ue.
Milano paradiso fiscale come la Svizzera
I paradisi fiscali, sono, secondole le stime, da 60 a 90 unità, e rappresentano dei microterritori o degli stati le cui legislazioni fiscali sono volutamente molto basse o inesistenti allo scopo anche, delle volte, di attirare gli investimenti stranieri. Si può parlare di stati che commercializzano la propria sovranità offrendo un regime favorevole, una totale deregulation ai detentori di capitali, indipendentemente dalla loro origine. La Svizzera è considerata un paradiso fiscale per alcune categorie di residenti ed una determinata tipologia di società. Per i privati le aliquote di tassazione sono vantaggiose rispetto alle aliquote fiscali di Germania, Scandinavia e Italia. Le imprese pagano imposte ad aliquote variabili, a seconda della loro attività e del luogo in cui si trovano. In certe circostanze, le società svizzere possono pagare tasse molto basse, in genere intorno al 9 % del reddito.
Evasione fiscale edilizia: Marche, Entrate recupera quasi tre milioni
Nella Regione Marche, ed in particolare nel Comune di Senigallia, in Provincia di Ancona, l’Ufficio delle Entrate è riuscito a recuperare quasi tre milioni di euro da un’operazione antievasione nel settore edile dopo che i funzionari del Fisco, attraverso un minuzioso lavoro di ricostruzione contabile dei costi di competenza e dei ricavi, riferiti ad alcuni cantieri, sono risaliti alla mancata contabilizzazione dei ricavi, unitamente a costi inesistenti, per l’anno di imposta 2006. I quasi tre milioni di euro recuperati dall’ufficio dell’Agenzia delle Entrate del Comune di Senigallia (AN) derivano da maggiori imposte accertate in materia di imposta sul valore aggiunto (Iva), imposta sul reddito delle società (Ires) ed imposta regionale sulle attività produttive (Irap) cui vanno aggiunte chiaramente anche le relative sanzioni. Nel dettaglio, i funzionari del fisco sono risaliti ai costi inesistenti ed ai maggiori ricavi non dichiarati in base a delle anomalie che sono state riscontrate nelle scritture contabili, e che nello specifico riguardavano i rapporti di natura commerciale che venivano intrattenuti con altre aziende del comparto edile appaltatrici sulle quali, a loro volta, sono scattati i controlli fiscali.
Aifa: bombole e gas medicinali scontano l’Iva al 4%
L’Agenzia delle Entrate è dovuta intervenire con la pubblicazione della risoluzione 55/E per chiarire in maniera esatta in che modo devono essere trattate dal punto di vista fiscale le cessioni di bombole di gas medicali: in estrema sintesi, l’amministrazione finanziaria ha considerato tali prodotti delle vere e proprie miscele per l’uso di tipo terapeutico, ragione per la quale si possono far ricomprendere nelle agevolazioni dell’aliquota Iva previste dal Dpr 633 del 1972. Il problema in questione era sorto quando una ditta specializzata in tali produzioni aveva chiesto delle delucidazioni in merito al modo con cui qualificare questi gas in bombola; in effetti, in base a quanto disposto quattro anni fa dall’Autorizzazione per l’immissione in commercio rilasciata dall’Aifa (l’Agenzia Italiana per il Farmaco) per queste bombole, le aziende produttrici venivano esonerate dalla richiesta. Secondo le richieste della ditta, componenti come l’aria medicinale, l’ossigeno e il protossido di azoto non sono altro che medicinali e dunque rimaneva il dubbio se applicare la normale aliquota del 10%, oppure se portare la stessa fino al 4% in quanto gas per uso terapeutico.
Liti tributarie: agevolazioni per quelle ultradecennali
L’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, lunedì 21 giugno 2010, ha emanato una importante Circolare, la numero 37/E, che introduce grosse novità per quel che riguarda le liti con il Fisco, e che in particolare definisce nuove regole e nuove agevolazioni affinché il Fisco ed il contribuente possano far pace. La Circolare, nel dettaglio, permette di chiudere le controversie in sospeso vecchie di oltre dieci anni che risultano essere ancora pendenti presso i giudici tributari di ultimo grado; si tratta, nello specifico, di una vera e propria “rottamazione” a patto che il contribuente sia risultato vittorioso in primo ed in secondo grado. La rottamazione avviene su richiesta del contribuente ed a fronte del versamento di un importo pari al 5% del valore della lite da saldare con il codice tributo “8109” che a sua volta è stato istituito dall’Agenzia delle Entrate, sempre nella giornata di ieri, con la risoluzione numero 53/E.
Fini chiede meno tasse e burocrazia
Fini ritorna a parlare della questione Nord, motore economico del Paese e come riuscire a farlo ripartire, ma, allo stesso tempo, non dimenticando la questione meridionale purtroppo nelle mani della criminalità organizzata. Il presidente chiede così una riduzione delle tasse e una semplificazione della burocrazia. La pressione fiscale in Italia è molto alta: dopo i 30.000 euro di reddito l’aliquota marginale irpef sale al 40 %, l’irap supera il 5%, l’IVA su ogni acquisto incombe sui prodotti. Le tasse troppo alte, sono tra i motivi principali che inducono gli italiani ad evadere.
Manovra finanziaria: le misure contro gli immobili non registrati
Tra le tante misure che sono presenti all’interno del Decreto Legge 78 del 2010 (meglio noto come la Manovra finanziaria relativa a quest’anno) ve ne sono di molto importanti per quel che concerne il contrasto dell’evasione fiscale e dei contributi: di cosa si tratta esattamente? In particolare, il programma prevede un’attenzione maggiore nei confronti degli immobili che non vengono registrati presso i consueti uffici del catasto. Entrando nel dettaglio del testo normativo, c’è da dire che sono due le date da prendere in considerazione: il 31 dicembre di quest’anno è infatti il termine ultimo da rispettare da parte di coloro che detengono diritti reali su immobili che non sono stati censiti al catasto e che quindi hanno l’obbligo di aggiornare un’apposita dichiarazione; il prossimo 30 settembre, invece, sarà il giorno in cui l’Agenzia del Territorio provvederà a porre fine alle operazioni preliminari alla presentazione dei moduli.
Obama: con la tassa sull’inquinamento finanziamo le bonifiche
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha analizzato ultimamente i dati meteorologici e chimici dell’ambiente in cui vive la popolazione mondiale e ha scoperto che alcuni picchi inquinanti negli Stati Uniti possono essere trasportati fin verso l’Asia. E’ stato rilevato che una massa d’aria inquinata in soli otto giorni viaggia dall’Est asiatico fino al centro degli Stati Uniti prima di esaursi.
L’inquinamento atmosferico non conosce confini nazionali – ha sottolineato Charles Kolb, presidente della commissione che ha redatto il rapporto e presidente dell’Aerodyne Research Inc. – , l’atmosfera si connette tra regioni remote del nostro pianeta. Le emissioni in un solo Paese possono influire sulla salute umana e dell’ecosistema in Paesi lontani sottovento. Anche se è difficile quantificare queste influenze, in alcuni casi l’impatto è notevole in termini di prospettive legislative e di sanità pubblica.
Addizionale Ires: esenzione per i produttori di energia verde
A partire da Unico 2011, e quindi a valere sui redditi di quest’anno, scatta nel nostro Paese l’addizionale Ires al 6,5% per gli operatori del settore energetico. A farlo presente con una nota ufficiale è l’Agenzia delle Entrate che al riguardo ha emanato in data odierna una Circolare, la numero 35/E, che tra l’altro fornisce dei chiarimenti su chi invece, pur operando nel settore energetico, è esentato dal pagamento dell’addizionale. Nel dettaglio, l’esclusione dal pagamento dell’addizionale risulta essere limitata ai soli produttori di energie verde, ovverosia quegli operatori che producono energia da fonti rinnovabili quali le biomasse, l’eolico ed il solare-fotovoltaico, mentre il prelievo aggiuntivo è comunque previsto per la geotermia e per l’idroelettrico.
Compensazione imposte: attenzione ai crediti Iva
Siamo entrati nel vivo per quel che riguarda la presentazione di Unico 2010 e la liquidazione delle imposte, ma per il versamento delle tasse occorre fare molta ma molta attenzione ad avvalersi della compensazione, specie per quel che riguarda i crediti sull’imposta sul valore aggiunto (Iva). A ricordarlo è l’Agenzia delle Entrate nell’Annuario del Contribuente 2010 visto che proprio dall’inizio del corrente anno occorre seguire una specifica procedura per portare in compensazione i crediti Iva superiori al livello dei 10 mila euro. In tal caso, infatti, occorre prima presentare la dichiarazione e poi avversi della compensazione solo a partire dal giorno 16 del mese successivo; in più, se il credito Iva è superiore ai 15 mila euro occorre altresì che nella dichiarazione venga apposto dai soggetti abilitati il visto di conformità. In generale il credito di imposta con il meccanismo della compensazione permette di poterlo sfruttare per il versamento di importi a debito.