Il Consiglio dei Ministri vara il nuovo redditometro

 Sono novità di rilievo quelle indicate dal Consiglio dei Ministri per quel che concerne lo scostamento dal dichiarato: la nuova bozza di Decreto Legge che il governo sta approntando si riferisce infatti a un unico periodo d’imposta e vi sarà un’importante modifica della misura, la quale passerà dal 25% al 20%. Tali elementi andranno pertanto a cambiare quanto disposto dall’articolo 38 del Dpr 600 del 1973, relativo al cosiddetto redditometro. Cosa c’è di nuovo in questo senso? Anzitutto, sono stati individuati i fatti indice della capacità contributiva di ogni soggetto, vale a dire lo scostamento tra il reddito che viene sottoposto ad accertamento e quello che invece è effettivamente dichiarato. Si tratta di un fattore essenziale, visto che la rettifica fiscale può essere in tal modo legittimata e si possono prendere in considerazione anche le detrazioni d’imposta. Le innovazioni, però, si riferiscono anche al cosiddetto accertamento sintetico. Il riferimento normativo è l’articolo 39 dello stesso decreto citato in precedenza, in base al quale il reddito totale del contribuente può essere determinato in maniera sintetica prendendo come spunto qualsiasi spesa del periodo d’imposta.

 

Comuni caccia-evasori: Emilia-Romagna, salgono a 187

 Sono Galliera e Castel Bolognese gli ultimi due Comuni che entrano a far parte, nella Regione Emilia-Romagna, della lista dei Comuni “caccia-evasori“. A darne notizia è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate nel far presente come agli Enti locali che partecipano all’alleanza anti-evasione spetti, in base alle segnalazioni qualificate inviate, il 30% delle maggiori somme tra sanzioni, interessi e tributi effettivamente riscossi dall’Agenzie delle Entrate in base alle procedure di accertamento. I Comuni di Galliera e Castel Bolognese portano così complessivamente a 187 il numero dei Comuni “caccia-evasori” sulla base di un protocollo che nei mesi scorsi, al fine di contrastare l’evasione fiscale, hanno siglato da un lato l’Agenzia delle Entrate e dall’altro l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Studi di settore: Gerico 2010 valorizza il peso dei ricavi

 La cosiddetta “versione beta” di Gerico 2010 ha un indubbio vantaggio: in effetti, essa consente di dare valore in maniera adeguata alla valutazione dei ricavi congrui, vale a dire di quei compensi che sono stati erogati nei riguardi degli amministratori soci. Come si procede dunque alla misura della variabile relativa proprio a questi specifici soci? Nell’ipotesi di un compenso che deriva da un contratto di lavoro dipendente o co.co.co., si può fare affidamento ai righi F19 o F16 (società di persone e di capitali), mentre negli altri casi tutto viene indicato nel quadro A. Se invece l’attività viene prestata senza l’attribuzione di un compenso, allora Gerico provvede a valorizzare la percentuale di lavoro che è stato prestato in base all’apporto; si tratta comunque di un sistema piuttosto particolare e che può dar vita a effetti distorti se si confrontano i vari tipi di società. La soluzione suggerita dall’Agenzia delle Entrate viene suggerita da un documento che risale ormai a due anni fa, la circolare 44/E del 2008.

 

Fisco ed atti giudiziari: stop alle doppie notifiche

 L’Agenzia delle Entrate venerdì scorso, 28 maggio 2010, ha annunciato l’emanazione di una importante Circolare, la numero 27/E, con la quale viene posta sostanzialmente la parola fine sulle doppie notifiche di atti giudiziari tra il centro e la periferia dei competenti Uffici del Fisco. Nella Circolare, infatti, si spiega come il cittadino possa ora solamente notificare l’atto, in merito ad un contenzioso con il Fisco, solo all’ufficio periferico competente piuttosto che andarlo a notificare anche presso la sede centrale dell’Agenzia delle Entrate. Trattasi quindi di un chiarimento, una grossa novità che va ad alleggerire, in materia di adempimenti, sia il lavoro dell’Agenzia delle Entrate, sia il peso burocratico a carico del contribuente per la notifica degli atti processuali. Nella Circolare, visionabile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, viene altresì spiegato come le notifiche debbano essere effettuate presso l’Avvocatura distrettuale o generale competente solo nel caso in cui l’Avvocatura stessa si è già costituita nei giudizi.

Contenzioso Irap: nuovi chiarimenti del Fisco

 L’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, venerdì 28 maggio 2010, ha emesso una importante Circolare, la numero 28/E, che tratta di un tema di particolare rilievo come quello del contenzioso Irap legato alle attività autonomamente organizzate. Ebbene, sulla base dell’orientamento che in merito è stato espresso dalla Corte Costituzionale, il Fisco sull’imposta regionale per le attività produttive (Irap) ha dato con la Circolare delle nuove istruzioni per quel che concerne la gestione dei contenziosi pendenti che vedono l’Amministrazione finanziaria da un lato, ed i lavoratori autonomi che, come ad esempio i promotori finanziari e gli agenti, esercitano nel settore del commercio delle attività ausiliarie. Ebbene, la posizione di questi soggetti in accordo le nuove istruzioni date dal Fisco in materia di gestione del contenzioso sull’Irap, deve essere valutata caso per caso; lo stesso dicasi anche per i medici generici che risultano essere convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, e la cui posizione, quindi, deve essere valutata caso per caso nella gestione del contenzioso pendente sull’Irap.

Confindustria e riforma fisco: meno tasse alle imprese

 Emma Marcegaglia appoggia la manovra varata dal governo. La riforma del fisco è per Confindustria «importantissima» e l’associazione degli industriali è pronta a un’iniziativa condivisa con le altre parti sociali. La presidente, nel suo intervento all’assemblea annuale di Confindustria, ha sottolineato che con la riforma é necessario ridurre le tasse su imprese e lavoratori, per iniziare a ridurre la componente del costo del lavoro dalla base imponibile Irap. “Tornare a crescere” e’ il tema ricorrente della relazione di Marcegaglia all’assemblea annuale degli industriali, lo scopo é tornare ad avere una crescita stabile a un tasso di almeno il 2% annuo. a lenta crescita e’ per Confindustria la vera emergenza nazionale.

Detrazioni risparmio energetico: presentazione rettifiche ai Caf

 Lunedì prossimo, 31 maggio 2010, per i contribuenti che devono presentare la dichiarazione dei redditi al Caf, è l’ultimo giorno utile per la consegna del modello 730 2010. Ebbene, al riguardo, ed in particolare in materia di detrazioni Irpef al 55% sugli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici, l’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, giovedì 27 maggio 2010, ha emanato una risoluzione, la numero 44/E, con la quale ha fornito dei chiarimenti in merito alla presentazione di rettifiche e di correzioni alla dichiarazione sostitutiva di notorietà al fine di poter fruire del beneficio fiscale. Ebbene, in merito l’Amministrazione finanziaria ha fatto presente come in vista della scadenza di fine mese, ed in virtù dei problemi tecnici dell’Enea, anziché trasmettere telematicamente le correzioni e le rettifiche, queste possono essere presentate direttamente al Centro di Assistenza Fiscale (Caf), oppure all’intermediario abilitato, ovverosia al proprio commercialista di fiducia.

Entrate: online i software dei modelli Unico SP e Consolidato 2010

 Il sito internet dell’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il tanto atteso software relativo a uno dei principali modelli Unico, vale a dire quello dedicato alle società di persone; la versione in questione è quella 1.0.0, la quale risale a tre giorni fa e si riferisce proprio al 2010. Mediante questo specifico software è possibile compilare in maniera giusta ed esauriente il modello Unico SP 2010, visto che sarà consentita online la creazione di un file che dovrà essere inviato per via telematica. Come è strutturata questa interessante novità fiscale? La tecnologia che viene utilizzata in questo caso specifico è quella per la distribuzione dei software che si basano su Java, programma che permette agli utenti interessati di beneficiare delle applicazioni proprio dal sito internet: l’innovazione è fondamentale, visto che si può dar vita alle applicazioni in modo semplice, attraverso pochi clic e si può anche ottenere, dettaglio non trascurabile, la certezza dell’uso della versione più aggiornata e di aver evitato tutte le procedure più difficili per quel che concerne l’installazione o l’aggiornamento.

 

Versamento tasse: i codici tributo online

 Si devono pagare le tasse, ma non si conoscono o si ricordano i codici tributo da utilizzare nel modello F24? Niente paura! Direttamente su Internet, dal sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile trovarli con una ricerca guidata, consultando quelli più ricorrenti, o effettuando una ricerca per ogni singolo tributo. La ricerca guidata, tra l’altro, permette di distinguere tra contribuente per imposte proprie e sostituto di imposta in modo tale da velocizzare l’acquisizione dei dati che servono. Si possono così trovare facilmente i codici tributo per Irpef, Iva, Irap, Ici e altri tributi comunali, imposte sostitutive, addizionali comunali e regionali e, tra l’altro, anche i crediti di imposta relativi ad agevolazioni fiscali.

Hsbc: la Guardia di Finanza riceve lista con 7.000 evasori

 Hsbc, tra le più importanti banche di tutto il Regno Unito, ha dovuto scoprire le proprie carte in tavola e la lista fornita alla Guardia di Finanza ha un contenuto davvero importante: si tratta, infatti, dell’elenco dei correntisti italiani dell’istituto britannico su cui grava come una spada di Damocle il sospetto di essersi macchiati del reato di evasione fiscale. Un documento davvero prezioso dunque che potrebbe far rientrare somme importanti. I sospettati di frode all’amministrazione finanziaria sono circa settemila ed è stata letteralmente sottratta al gruppo bancario londinese da un ex dipendente, Hervè Falciani. Dall’elenco in questione emerge una situazione alquanto preoccupante. Gli anni di riferimento per quel che riguarda l’evasione sono due, vale a dire il 2005 e il 2006, mentre tra i contribuenti coinvolti vi sono anche delle persone giuridiche (133 tra società e assicurazioni). Stupiscono anche i numeri relativi alle quantità evase, con oltre 130 depositi superiori ai 10 milioni di dollari statunitensi.

 

Scommesse sportive: due nuovi codici per l’F24 Accise

 Il mondo delle scommesse sportive deve fare i conti ovviamente anche con il relativo trattamento fiscale ed è proprio in questo senso che è intervenuta l’Agenzia delle Entrate: l’amministrazione finanziaria del nostro paese ha infatti indicati quali sono i codici tributo che devono essere utilizzati, nell’ambito della compilazione del modello F24 Accise, per pagare tutti quegli interessi che sono maturati circa un ritardato canone di concessione e le vincite che non state riscosse. In pratica, come è facilmente intuibile, i contribuenti di riferimento in questo caso sono i titolari di concessione dei giochi pubblici, i quali devono dunque provvedere a regolarizzare la situazione dei rimborsi non richiesti nei termini del regolamento delle stesse scommesse. Tali adempimenti sono fondamentali per scongiurare nel migliore dei modi i fenomeni di evasione ed elusione fiscale, incrementati soprattutto dalle scommesse effettuate in maniera illegale.

 

Banche italiane tra tasse, fiscalità e regolamentazione

 La pressione fiscale in Italia non è opprimente solo per i lavoratori dipendenti, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi, i commercianti e gli artigiani, ma anche per gli Istituti di credito. Non a caso, nel corso di un Workshop dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, è emerso come in base agli ultimi dati disponibili sulle dichiarazioni dei redditi, relative all’anno 2008, le banche italiane rispetto ai competitor europei siano in una posizione di svantaggio competitivo proprio per effetto di una pressione fiscale più elevata, con quella effettiva che, tra l’altro, nell’anno di riferimento è salita al 44%; in più, secondo l’Associazione Bancaria Italiana questo svantaggio competitivo potrebbe ulteriormente aggravarsi a seguito delle ultime proposte finalizzate a rivedere gli accordi di Basilea sul tema del patrimonio di vigilanza.

Inps: precisate le istruzioni per le prestazioni in agricoltura

 A partire dalla giornata di oggi i contribuenti che svolgono un’attività agricola avranno senza dubbio le idee più chiare, almeno per quel che riguarda l’ambito previdenziale: in effetti, in base a quanto disposto dal messaggio 13212 dell’Inps, deve essere assegnata una disoccupazione di tipo totale a tutti coloro che hanno svolto un lavoro accessorio che non supera il limite dei 3.000 euro. In pratica, sono state delineate con chiarezza le principali disposizioni relative proprio ai disoccupati del settore agricolo e, nello specifico, alle prestazioni che vengono portate a compimento dai soggetti iscritti all’Istituto. Il compenso dunque deve ammontare a 3.000 euro netti e si deve trattare anche di lavoro di tipo occasionale; nell’ipotesi in cui, invece, il limite venga sforato, allora si provvede alla riduzione progressiva dei giorni che devono essere sottoposti a indennizzo.

 

Boom del fisco britannico: Iva sugli scudi

 L’amministrazione finanziaria della Gran Bretagna ha letteralmente messo le ali: il gettito fiscale conseguito infatti dall’HMRC (acronimo che sta per Her Majesty’s Revenue and Customs, l’Agenzia delle Entrate britannica) è tornato in territorio positivo ad aprile dopo oltre due anni, mettendo anche a tacere il pessimismo che era sorto alla luce della recente introduzione della legge di Bilancio. Il paese dovrà quindi riscrivere in qualche modo la propria agenda economica, soprattutto dal punto di vista fiscale. Come è stato possibile raggiungere un simile traguardo in un momento così travagliato? L’Imposta sul Valore Aggiunto è stata quella che ha messo a segno il rialzo più evidente, addirittura un incremento di 34 punti percentuali; da cinque anni è stata fissata un’aliquota pari al 17,5%, dopo la lunga transizione da parte di quella al 15%, ma gli incrementi non sono dovuti in gran parte a ciò.