Piccola proprietà contadina: abolito il certificato dell’ispettore

 Per piccola proprietà contadina si intende solitamente quella agevolazione fiscale che riguarda l’acquisto di terreni agricoli e che prevede la riduzione fino a 129,11 euro dell’imposta di registro e di quella di trascrizione; ebbene, la risoluzione 36/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha chiarito alcuni aspetti circa questo ambito. In effetti, in base a tale documento della nostra amministrazione finanziaria, la piccola proprietà contadina non prevede più che il certificato dell’ispettore agrario provinciale sia necessario, così come era già stato anticipato dal Decreto legge 194 del 2009, recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”. I tecnici delle Entrate si sono sostanzialmente riferiti al testo normativo che ha introdotto l’agevolazione in questione per risolvere la controversia, ossia la legge 604 del 1954.

 

Opere antiquarie: l’Iva ridotta per le importazioni

 L’Agenzia delle Entrate in data odierna, lunedì 17 maggio 2010, ha emesso una importante Circolare, la numero 24/E, che mira a fare chiarezza riguardo al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) agevolata per le importazioni di beni di antiquariato, ovverosia francobolli, opere d’arte, pitture ed altri oggetti aventi delle caratteristiche “ultracentenarie”, e per le quali non sussiste l’obbligo di rilascio di un apposito certificato da parte del Mibac, il ministero per i Beni e le Attività culturali. Per questi tipi di opere, la Circolare “apre” infatti la strada all’Iva ridotta al 10% superando ogni difficoltà di natura operativa che al riguardo è stata riscontrata e segnalata dall’Agenzia delle Dogane. I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sono strettamente legati all’entrata in vigore del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in virtù del quale il rilascio dell’apposito certificato avviene solo ed esclusivamente se il bene risulta essere individuato dallo stesso Codice.

Iva su triangolazione: il rapporto con l’intermediario non ha rilievo

 Le operazioni relative alla triangolazione dell’Iva (con questo nome si intende le attività fiscali poste in essere tra due operatori residenti in Italia e un terzo che si trova invece in una nazione comunitaria) possono beneficiare senza alcun problema della non imponibilità tributaria anche quando il contratto con la società terza viene concluso da un cessionario in modo diretto: questa eventualità comunque rimane valida soltanto nell’ipotesi in cui la stipula contrattuale sia avvenuta su espresso mandato, visto che in tal caso il soggetto cessionario opera in qualità di intermediario. Questa specifica disposizione fa parte di una delle ultime decisioni dell’amministrazione finanziaria del nostro paese, visto che può essere estrapolata dalla risoluzione 35/E che l’Agenzia delle Entrate ha appunto provveduto a pubblicare la scorsa settimana; si è trattato, per essere più precisi, di una importante precisazione, resasi necessaria alla luce della rettifica di altri documenti precedenti.

 

Veneto: Entrate e Confindustria unite dai rimborsi Iva

 La Regione Veneto fa un importante passo in avanti per quel che riguarda le questioni relative ai rimborsi dell’Imposta sul Valore Aggiunto; in effetti, Ildebrando Pizzato, direttore generale dell’Agenzia delle Entrate della regione settentrionale, e Andrea Tomat, numero uno di Confindustria sempre in relazione allo stesso territorio, si sono accordati per porre in essere un’intesa volta ad agevolare una risoluzione più equa possibile delle controversie fiscali in questione, vale a dire quelle conciliazioni che si riferiscono al rimborso dell’imposta che è stata versata sugli acquisti degli autoveicoli messi a disposizione dalle aziende. Si tratta, tra l’altro, di una tesi piuttosto importante, visto che è stata recepita anche da una sentenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea (è una pronuncia che risale ormai a quattro anni fa e che prendeva in esame i rimborsi che erano maturati nell’anno d’imposta 2002): ora, a distanza di qualche anno, proprio quei rimborsi sono stati ottenuti dai contribuenti che erano rimasti coinvolti.

 

Addizionale Irpef: rischio aumenti in cinque Regioni

 Sicilia, Calabria, Lazio, Molise e Campania. Sono queste le cinque Regioni italiane che, a causa di un eccessivo deficit nei conti della sanità, rischiano un inasprimento delle addizionali ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), con la conseguenza che i contribuenti residenti nelle Regioni citate rischiano di dover far fronte ad una maggiore pressione fiscale. Secondo il Segretario confederale della UIL, Guglielmo Loy, l’aumento delle addizionali dell’Irpef sarebbe intollerabile in quanto si andrebbe tra l’altro contro la filosofia che sta alla base di un federalismo fiscale che possa definirsi sia equo, sia sostenibile. Ma in cifre a quanto corrisponderebbe tale aumento? Ebbene, gli aumenti a carico di ogni contribuente possono variare da un minimo di 41 euro medi nella Regione Sicilia fino a ben 64 euro medi pro-capite nella Regione Lazio e passando per i 57 euro medi di incremento di addizionale Irpef nella Regione Campania.

Tasse troppo alte e famiglie sempre più povere

 Nei mesi scorsi si è parlato in Italia di abbassamento della pressione fiscale, quoziente familiare, revisione delle aliquote Irpef e redistribuzione del prelievo fiscale dai redditi ai consumi con l’ipotesi di andare a colpire maggiormente le rendite finanziarie. Ebbene, la crisi della Grecia, sfociata nella crisi dell’euro e dei mercati azionari ed obbligazionari, ha cambiato le carte in tavola al punto che la riduzione delle tasse potrebbe lasciare il posto ben presto ad un aumento. E’ questo infatti l’orientamento del Governo che, in particolare, deve mettere a punto una manovra finanziaria da 25 miliardi di euro per far quadrare i conti e per la quale, probabilmente, si andranno a toccare voci di spesa “sensibili” come le pensioni. Inoltre, presto in alcune Regioni potrebbe aumentare il prelievo fiscale per quel che riguarda le addizionali su Irpef e Irap; questo perché ci sono alcune Amministrazioni regionali i cui conti della sanità non tornano, ragion per cui dall’ipotesi di riduzione delle tasse per molti contribuenti si passerà ad un aumento.

Belgio: le ultime novità sulle doppie imposizioni

 La circolare numero 4 pubblicata quest’anno (precisamente lo scorso mese di aprile) dal Fisco belga ha chiarito alcuni punti molto interessanti relativi alle modalità con cui porre in essere l’esenzione in relazione alle doppie imposizioni; il riferimento più importante è ovviamente il modello Ocse, il quale suggerisce di adottare due varianti, l’esenzione totale oppure quella progressiva, ma esiste anche il cosiddetto metodo del credito d’imposta. Quando si parla di esenzione totale, ci si riferisce a un cittadino che risiede in una nazione contraente e che percepisce dei redditi imponibili in un altro stato contraente; in questo caso, è compito dello Stato di residenza adottare l’esenzione da tassazione di questi specifici patrimoni. Per quel che riguarda invece i dividendi e i canoni, c’è da dire che vale una deduzione fiscale sui redditi, il cui importo sarà pari all’imposta che è stata versata nell’altro stato.

 

Scelta cinque per mille 2010: ecco il software

 La scelta relativa al 5 ed all’8 per mille dell’Irpef 2010 è quest’anno ancora più facile. Ad annunciarlo è l’Agenzia delle Entrate che al riguardo ha comunicato la messa online di un software direttamente accessibile dal Web, ed in particolare dal sito Internet dell’Amministrazione finanziaria – sezione “Software” -, che agevola tutti quei contribuenti che, pur non essendo obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, vogliono comunque esercitare la loro scelta di destinazione del 5 e dell’8 per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). A partire dalla dichiarazione dei redditi di quest’anno, infatti, non occorre più effettuare aggiornamenti o effettuare installazioni di applicativi sul proprio personal computer, ma basta accedere online al software per la compilazione del modello di scelta del cinque e dell’otto per mille della propria imposta sul reddito.

Biglietto digitale del tifoso: l’acquisto è valido anche in contanti

 Si fa un gran parlare in questi giorni della situazione del calcio nel nostro paese, ma soprattutto del tifo organizzato e della relativa tessera del tifoso: almeno fino alla prossima stagione agonistica, il biglietto digitale rappresenterà ancora un acquisto effettuabile mediante il pagamento in denaro cash, ma soltanto se quest’ultimo dovesse essere accompagnato dalla stessa tessera. La disposizione in questione è divenuta effettiva dalla giornata di ieri, visto quanto emerge dalla lettura dell’ultimo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Che cosa si vuole perseguire in tal senso? La tessera del tifoso, una carta appositamente pensata dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive per migliorare l’ordine pubblico, dovrebbe essere ancor più incentivata e diffusa, nonostante non sia uno strumento che piaccia così tanto ai diretti interessati, i tifosi.

 

Pubblicazioni fiscali: tentativi di truffa a Bergamo

 Tutte le pubblicazioni e tutte le riviste che sono edite dall’Agenzia delle Entrate, tra cui l’Annuario del Contribuente, sono a disposizione dei contribuenti in maniera del tutto gratuita sia attraverso il sito Internet dell’Amministrazione finanziaria, sia presso gli Uffici del Fisco sparsi su tutto il territorio nazionale. A farlo presente, ed a ribadirlo, è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia dopo che in provincia di Bergamo sia alcuni professionisti, sia alcuni contribuenti, sono stati contattati telefonicamente da persone che, spacciandosi per dipendenti dell’Amministrazione finanziaria, hanno tentato la truffa di vendere degli abbonamenti a fittizie pubblicazioni dell’Agenzia delle Entrate. Continuano così, purtroppo, a verificarsi sul territorio nazionale i casi di truffatori che telefonicamente si spacciano per dipendenti delle Entrate; a tal fine, la Direzione regionale raccomanda ai contribuenti che, nel caso in cui si verifichino tali situazioni, è bene sia informare un qualsiasi Ufficio delle Entrate, sia segnalare l’accaduto alla competente Autorità di Polizia.

Riviera romagnola: le Entrate riscontrano delle incongruenze

 La spiaggia della Riviera Romagnola comincia a scottare e ancora più calda sarà per coloro che si sono resi protagonisti delle incongruenze fiscali che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad accertare: l’operazione, condotta dalla direzione provinciale di Ravenna è riuscita addirittura a far confluire una somma pari a 650.000 euro, denaro che verrà restituito allo Stato, visto che l’attività di controllo della nostra amministrazione finanziaria ha appurato dei fatti penalmente rilevanti. Cosa è successo esattamente? Il protagonista della vicenda in questione è stato uno stabilimento balneare della riviera della Romagna, luogo che attira ogni estate tantissimi turisti; l’indagine della Guardia di Finanza ha messo in luce alcune novità relative a dei redditi di impresa del periodo compreso tra il 2005 e il 2007. In particolare, c’è da sottolineare come in questo caso siano emerse delle incongruenze tributarie quantomeno ambigue per quel che concerne i ricavi che venivano dichiarati in maniera effettiva e gli incassi delle stesse imprese.

 

Cinque per mille 2010: online gli elenchi provvisori

 Sono oltre 55 mila i possibili destinatari del cinque per mille 2010. Ad annunciarlo è l’Agenzia delle Entrate che, come ogni anno, ha reso noto d’aver pubblicato online, sul proprio sito Internet, gli elenchi provvisori dei soggetti ammessi al beneficio del cinque per mille 2010 in base alle scelte che i contribuenti hanno già fatto o che faranno nelle prossime settimane con la presentazione del modello della dichiarazione dei redditi, ovverosia con il 730 2010 oppure  con il modello Unico 2010. Al riguardo si ricorda che il 730 2010 va presentato al Caf entro e non oltre il 31 del corrente mese, mentre per Unico 2010, con la modalità di trasmissione telematica, c’è tempo fino al prossimo mese di settembre.

Obama: tassa petrolio per la sicurezza

 Obama propone una tassa supplementare di un cent a barile a carico delle compagnie petrolifere per finanziare la sicurezza. I fondi supplementari raccolti con la nuova tassa, stimati in 118 milioni di dollari l’anno, andranno ad annoverarsi ad un fondo destinato a un programma di risposta ai rischi di marea nera. Barack Obama ha spiegato che i finanziamenti saranno di un aumento di un centesimo a barile (da 8 a 9 cent) per le tasse che le compagnie petrolifere pagano per finanziare il fondo per la sicurezza. I fondi formeranno un fondo per rispondere ai rischi della marea nera. Inoltre, il presidente Usa suggerisce inoltre di alzare a 1,5 miliardi di dollari il tetto per gli indennizzi.

Il fondo è attualmente utilizzato per finanziare la pulitura e la protezione delle coste minacciate dalla fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico. La tassa proposta aumenterebbe a 10 centesimi nel 2017. La multinazionale britannica responsabile del pozzo nero in Messico, ha precisato che la cupola, del peso di circa due tonnellate, ha toccato i fondali ad una profondità di circa 1.500 metri. In molti si chiedono come salvare le tartarughe marine del Golfo del Messico, come faranno i pescatori di Venice e come possa essere accaduto il disastro proprio con il gigante energetico British Petroleum.

Svizzera: duty free disponibili anche per passeggeri in arrivo

 I negozi duty-free, vale a dire quelli che troviamo di solito agli imbarchi degli aeroporti e accessibili a determinati tipi di soggetti, potranno godere di una fondamentale innovazione, almeno per quel che riguarda la Svizzera: in effetti, la nazione rossocrociata ha deciso di rendere questi centri dello shopping disponibili anche a quei passeggeri che provengono da stati esteri. Più che altro, si tratta di una proposta avanzata dal Consiglio Federale elvetico e che dovrà essere esaminata dalle Camere. Come è noto, i duty-free sono accessibili soltanto dai passeggeri che stanno lasciando un determinato aeroporto e non anche a quelli che sono in arrivo. L’iniziativa svizzera tenterà di modificare queste restrizioni, anche perché sono circa quattro anni che in territorio elvetico si va avanti con proposte, consultazioni e pareri in questo senso.